di Roberto Massaro
La lunga corsa alle elezioni comunali di Alessandria del 2012 è di fatto cominciata. Il sindaco Fabbio, forte del suo presunto consenso personale, che ha sempre ampiamente sbandierato, pare essere avviato alla ricandidatura. Ma nel centrodestra non mancano certo i problemi. Il gruppo de La Destra si è infatti già sfilato dall’attuale maggioranza ed ha già annunciato la candidatura di Claudio Prigione. Sulla Lega Nord, nonostante tutti i tentativi di rimozione, pesa ancora come un macigno l’ombra del consigliere Grassano, condannato in primo grado per truffa ai danni del Comune. Nei giorni scorsi, un’altra notizia ha messo a soqquadro gli equilibri dell’attuale maggioranza; il consigliere comunale del PDL, Giuseppe Caridi, è stato arrestato con l’accusa di affiliazione al gruppo dell’ Ndrangheta operante nel basso Piemonte. Ovviamente, per lui e per tutti gli altri, vale la presunzione d’innocenza sino a sentenza definitiva. Se però alle vicende locali sommiamo quanto è avvenuto a livello regionale con l’arresto dell’Assessore alla Sanità Caterina Ferrero (PDL), con l’accusa di turbativa d’asta in una gara di appalto, è del tutto evidente come sia la questione morale il vero banco di prova del centrodestra. Per contro, al momento non si hanno notizie circa la costituzione del Terzo Polo; è prevedibile che, salvo accordi dell’ultima ora, Api UDC e FLI correranno ciascuno per proprio conto. Nel campo dell’attuale opposizione, i recenti successi alle elezioni amministrative e ai referendum hanno ridato fiato alla speranza. Ma sappiamo come i nocchieri del centrosinistra siano molto abili ad arenarsi pur in presenza di un vento favorevole. E infatti, sul regolamento per le primarie, siamo attualmente in fase di stallo. Nel frattempo Corrado Parise, già segretario cittadino del PD, prendendo molti in contropiede, ha posto ufficialmente la propria candidatura alle prossime elezioni primarie per l’individuazione del candidato sindaco. E’ auspicabile che altre candidature, non solo del PD, siano annunciate a breve. Il periodo estivo, ricco di appuntamenti di partito, deve consentire agli elettori di centrosinistra di ascoltare, capire, valutare e confrontare le varie opzioni. Con due avvertenze però: oggi, e l’esperienza di Milano è lì a dimostrarlo, nelle elezioni primarie il potere di indirizzo dei partiti è fortemente indebolito. Elettori che tradizionalmente votano un partito non hanno difficoltà, in una elezione primaria, a votare il candidato di un altro partito. Le primarie, inoltre, hanno un senso se servono per incrementare il grado di legittimazione dei candidati alle cariche istituzionali monocratiche, attraverso una più ampia partecipazione alla scelta dei candidati stessi. Ed è qui la seconda avvertenza: nessuno pensi di usarle, invece, per ricercare improbabili rivincite personali. I cittadini di Alessandria hanno urgente bisogno di ritrovare il gusto della partecipazione e del protagonismo civico. In questa città, dove il tono grigio è diventato drammaticamente dominante e opprimente a causa delle scelte amministrative dell’attuale giunta, si deve ridare colore alla speranza. Diventerà sindaco, chi saprà raccontare un’Alessandria diversa e chi, stante l’attuale deficit di bilancio e senza illudere i cittadini, definirà 4 o 5 priorità e ad esse legherà il proprio destino politico. Dovrà avere il coraggio di smarcarsi dalle vecchie logiche correntizie, di presentare persone nuove e dovrà essere in grado di proporre valori intramontabili con parole attuali. C’è bisogno di onestà, di competenza, di trasparenza e di legalità. Si devono promuovere nuove forme di partecipazione democratica e alimentare il dialogo tra cittadini ed amministratori con l’attivazione di luoghi e strumenti adatti. Urge la necessità di rimettere al centro dell’azione amministrativa la persona con le sue potenzialità e le sue fragilità. Mettere insieme, creare reti, stringere relazioni, alimentare la coesione ed il senso di appartenenza ad una comune famiglia sociale: la città. Sono queste le attese di un popolo che, nelle ultime elezioni, ha dato insperati segnali di risveglio. Sono queste le vere sfide per coloro che si candidano alla poltrona di sindaco. Sfide difficili, nobili, impegnative ma da affrontare con coraggio e a viso aperto.
da Appunti Alessandrini nr 6