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martedì 31 gennaio 2012

Uscire dal Caos considerazioni e proposte per la viabilità

Caos è una parola grossa, ma basta spostarsi dal quartiere Cristo verso le altre zone della città per rendersi conto che non è un' esagerazione : la viabilità per colpe recenti e antiche è andata peggiorando con tutto quello che ne consegue in termini di decadimento della qualità della vita ( tempo, spese e salute ), superando i limiti di guardia ambientali senza che vi sia stato il benché minino intervento.
Accessi: I due punti di transito principali al quartiere, viale Brigata Ravenna e via Maggioli, non hanno alternative significative e, non solo nelle ore principali, le code e i rallentamenti sono frequenti ; le altre vie di accesso ( dalla tangenziale attraverso la zona D3 ) sono per ora poco frequentate e incentivate , per raggiungere il Cristo dal ponte Tiziano bisogna passare da Casalbagliano, aumentando di molto la percorrenza oltretutto su una stradina secondaria e piena di curve ( in mezzo c è l ormai dimenticato, enorme e quasi inutilizzato scalo ferroviario). La nostra proposta di un accesso pedonale lato sud alla stazione ferroviaria, con relativi parcheggi, nella zona sud è stata pressoché ignorata.
Passaggi a Livello considerando lo sviluppo della tangenziale sud un interessante alternativa è ( potrebbe..) quella che permette l' accesso da via Casalcermelli, peccato che il passaggio a livello che interessa la linee ferroviarie di Nizza e Acqui rallenti ( e tanto in alcuni casi) la viabilità ; nonostante i solleciti da parte dei cittadini e delle opposizioni nessun tentativo risulta essere stato fatto dalla 'Amministrazione Comunale in questi anni con le Fs ( Rfi ) per la realizzazione di un sottopasso, tecnicamente complicato in quel punto, ma possibile nelle vicinanze. Via della Moisa è di fatto impraticabile, rimessa in ordine potrebbe essere un ulteriore valvola di sfogo,pur mantenendo gli attraversamenti ferroviari.
La Falsa zona 30 : quella di corso Acqui non ne ha certo le caratteristiche, mancano le piste ciclabili ( cosa sono ? ), transitano mezzi pesanti, non vi sono alternative alla intensa circolazione, la strada è pericolosa per pedoni e ciclisti, rumorosa sul porfido, insomma un pastrocchio inutile e costoso fatto solo per rispettare le percentuali regionali , al pari delle ridicole ztl in vie periferiche
Trasporto Pubblico Inserito in un discorso ampio che riguarda tutta la città, la scarsa attenzione verso questo settore ha portato a una crisi di mezzi e risorse con ripercussioni su tutto il servizio, corse annullate, ritardi, difficoltà di transito e in generale una vera e propria opera di “ disincentivazione “.
E' importante recuperare il concetto di mobilità urbana sostenibile in un’idea più ampia di sviluppo e riqualificazione urbana, tenendo presente come si vogliono indirizzare i flussi veicolari, come e dove si vuole modulare e garantire l’accessibilità, dal quartiere Cristo con i suoi problemi legati alle necessità di un pendolarismo sempre più diffuso verso un ragionamento ampio che deve riguardare tutta la città
Uscire dal Caos non è una esagerazione, ma deve essere un modo nuovo di pensare la mobilità , rispettoso delle persone e dell' ambiente.

Daniele Coloris , Segr. PD Ceriana, mobiltità e trasporti PD AL
Mauro Vercellese capogruppo e Marco Marzi direttivo, PD Ceriana

domenica 22 gennaio 2012

Mobilità "insostenibile"

di Marco  Marzi
Sta fortunatamente volgendo al termine un quinquennio nel corso del quale i provvedimenti da parte dell’attuale Giunta Comunale di Alessandria in materia di mobilità urbana non hanno certo brillato per lungimiranza.
La nuova Amministrazione si era appena insediata nel 2007 quando abbiamo assistito alla realizzazione della Ztl creativa, nelle strade più periferiche della città, meno trafficate ed in alcuni casi addirittura nemmeno asfaltate.
Si è proseguito con l’esilarante boutade degli spazzacamino per contrastare l’inquinamento atmosferico e con l’imposizione di una pseudo zona 30 in Corso Acqui realizzata al solo scopo di utilizzare i finanziamenti regionali, e che ha prodotto nel tempo risultati assolutamente negativi: maggiore caos del traffico a motore ed un più elevato pericolo per ciclisti e pedoni.
Nel frattempo, per evitare malintesi sul concetto di mobilità sostenibile promosso dall’attuale Giunta, si è realizzata la progressiva discriminazione di chi utilizza la bicicletta parallelamente allo smantellamento del trasporto pubblico cittadino.
Come non citare infine la mirabolante pavimentazione catalitica che si mangia le emissioni inquinanti, nonché la crescita costante della percentuale di parcheggi a pagamento e delle relative tariffe.
In questo desolante quadro di interventi sconclusionati, approssimativi e privi di organicità giunge la notizia dell’abbassamento del limite di velocità da 50 a 30 km/h nella zona racchiusa tra gli spalti, in quanto tale misura favorirebbe la riduzione dell’inquinamento.
Fa piacere che dopo 5 anni anche questa Giunta ne abbia preso atto, alla Facoltà di Fisica ne saranno lieti, ma non è certo con le ordinanze che si migliora la mobilità urbana. Come pensa la Giunta di far rispettare tali limiti? Posizionando forse una pattuglia ad ogni incrocio?
E’ giunto il momento di voltare pagina, sia nel metodo che nel merito, così da sviluppare un progetto complessivo e strutturale di mobilità sostenibile che riguardi l’intera città. Bisognerebbe partire da un confronto serrato e franco con le Associazioni di Categoria, quelle ambientaliste e gli altri principali portatori di interesse, così da individuare un percorso e degli obiettivi condivisi che tengano conto dei vincoli e delle esigenze presenti e future.
Occorre fornire risposte a chi chiede di potersi muovere in bicicletta da un’estremità all’altra della città con percorsi sicuri ed integrati nel contesto urbano. Occorre progettare e realizzare vere zone 30 sulla falsariga delle migliori esperienze europee, secondo una visione integrata della città, e non suddivisa a compartimenti stagni. Occorre da un lato realizzare un piano dei parcheggi più ambizioso, e dall’altro incentivare e facilitare l’uso del trasporto pubblico.
Ma soprattutto è fondamentale integrare il concetto di mobilità urbana sostenibile in un’idea più ampia di sviluppo e riqualificazione urbana, tenendo presente come si vogliono indirizzare i flussi veicolari, come e dove si vuole modulare e garantire l’accessibilità ai servizi da parte dei cittadini e delle imprese, come si vuole rilanciare il commercio nel centro storico ed in che modo si intende rendere efficace la distribuzione delle merci.
Questi aspetti non sono incompatibili con il contrasto dell’inquinamento atmosferico, a patto che siano chiari due concetti base: da un lato evitare di calare sulla cittadinanza decisioni dall’alto soprattutto nelle fasi di pianificazione e progettazione, e dall’altro pensare allo sviluppo di una mobilità sostenibile riguardante il territorio cittadino (sobborghi compresi) nel suo insieme.
In un ambito dove la sensibilità dei cittadini è crescente il centro-destra ha già fallito e non è più credibile, ora tocca al centro-sinistra prendere l’iniziativa e dimostrare di avere le idee chiare a riguardo.



sabato 21 gennaio 2012

Banchetti Informativi "4 anni di Danni & Inganni"

Continua la diffusione del materiale informativo in città ; nel Nostro quartiere con il banchetto informativo di questa mattina presso il Galassia.
Ed è in queste occasioni che talvolta si ritrovano le migliori energie!

Il Direttivo

venerdì 6 gennaio 2012

2012: italiani siete anche voi.


Sarebbe augurabile che l’anno 2012 segnasse per l’Italia un salto di qualità e di civiltà nei confronti degli immigrati che stabilmente risiedono in Italia e che, con il loro onesto lavoro, contribuiscono alla crescita del nostro paese.
Mancano solo due mesi alla conclusione della campagna di raccolta firme “Italiano sono anch’io” – Campagna per i diritti di cittadinanza, promossa a livello nazionale da vari enti ed associazioni a sostegno di due proposte di legge. Su questa iniziativa, portata avanti anche nella nostra realtà con lodevole impegno, è bene non spegnere i riflettori ma anzi tenerne vivo l’interesse. Ricordiamo brevemente il contenuto delle due proposte. La prima, attraverso la riforma della legge di cittadinanza Nr 91 del 1992, mira ad introdurre lo “ius soli” per i nativi sul territorio italiano e, inoltre, la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana per uno straniero soggiornante da almeno 5 anni. La seconda si pone l’obiettivo di promuovere la partecipazione politica e amministrativa e il diritto di voto nelle elezioni comunali, provinciali e regionali, senza discriminazioni di cittadinanza o di nazionalità per gli stranieri in possesso di titolo di soggiorno da almeno 5 anni.
(per saperne di più www.litaliasonoanchio.it)
Questa campagna, sostenuta con forza anche dal nostro Presidente della Repubblica, che ha definito “un’autentica follia ed un’assurdità” il fatto che ai bambini figli di stranieri, nati sul territorio italiano e frequentanti le nostre scuole, non sia concesso il diritto di cittadinanza, trova comunque resistenze ed obiezioni.
Per lucrare qualche voto, con ragionamenti rozzi e di “bassissima Lega”, si nega un diritto legittimo e si alimenta la politica della paura e dell’odio sociale.
Ha una visione miope ed autolesionista, chi pensa al futuro del nostro paese senza considerare l’insostituibile risorsa demografica rappresentata da questi “nuovi italiani”.
L’integrazione degli immigrati è un capitolo importante nel più vasto orizzonte di rilancio economico del nostro paese.
Dobbiamo però vigilare affinchè gli episodi di razzismo avvenuti recentemente a Firenze e a Torino rimangano fatti isolati e venga condannata senza riserva la propaganda anti-straniero portata avanti in questi anni. Nella città toscana un uomo con simpatie neofasciste ha ucciso alla luce del sole due senegalesi per puri motivi razziali prima di togliersi la vita; a Torino un intero quartiere si è riversato contro un campo rom per la falsa accusa di stupro presentata da una sedicenne.
Purtroppo in Italia ci sono alcuni fattori politici,sociali e culturali che inducono al razzismo e che vanno segnalati e combattuti, senza timore di infrangere tabù o di offendere particolari sensibilità. Diversamente ne diverremmo complici. Dobbiamo constatare che il tasso di denuncia e di indignazione dei media rispetto a questi comportamenti, unita all’attività di prevenzione e controllo istituzionale, è scesa in modo pericoloso. Ciò contribuisce alla normalizzazione, all’introduzione nella pubblica discussione ordinaria di parole e idee che la morale comune dovrebbe bandire. Se questo non avviene certe “opinioni” finiscono per orientare le decisioni in materia di sicurezza e migrazioni. Ignorando le indicazioni statistiche e sociologiche e grazie a dissennate scelte politiche, gli stranieri, soprattutto al sud, rappresentano una marea di irregolari che lavorano in nero, sfruttati e sottopagati. Questa situazione scatena un nesso quasi inevitabile tra deprivazioni materiali e degrado morale, causando nei cittadini quel diffuso senso di insicurezza da cui nasce il pregiudizio. Dobbiamo, perciò, prendere atto di una realtà di sfruttamento e schiavizzazione che ha complicità normative e che, di fatto, impedisce il processo di dialogo ed integrazione. Sostenere la campagna “Italiano sono anch’io” e fare sì che il Parlamento riapra concretamente la discussione sul tema della cittadinanza, rappresenta quindi un risarcimento minimo per le tante umiliazioni inflitte.

Roberto Massaro 
(dal sito di Città Futura)

domenica 1 gennaio 2012

I ragazzi della Ceriana


Età media 76, 2 anni ( pivellini per la Fornero...) li potete trovare tutte le mattine alla Ceriana, a lavorare nelle feste dell Unità o mentre giocano a carte brontolando a volumi altissimi.  Si chiamano quasi tutti "Giovanni" o giù di lì... Sono sempre presenti, scontrosi, criticoni e affidabilissimi...
Vediamoli un pò meglio :
Emilio "Giovanni " Villa , il tesoriere, non scuce un centesimo se non dietro presentazione di domanda correlata di documentazione, tutti i giorni in bacheca mette ( a suo insindacabile giudizio ) le pagine dell Unità. 
Gianni "Giovanni" Milanese, di fatto il motore organizzativo delle feste di partito alessandrine e instancabile spericolato autista dello storico furgone con il quale trasporta cucine, bandiere e tabelloni in tutta la provincia.  Gran lavoratore, burrascoso quanto basta, non perdetegli niente e soprattutto non toccategli l' Inter.
In questa banda di  "scapestrati" un tocco di classe c è , Novelli Orlando, misura e sostanza con un tocco di ironia anglossassone  sempre peraltro impegnato a discutere e calmare il più vecchio di tutti, Pierino Milanese, nostalgico brontolone e felice solo quando vede Rocchino o il Segretario (contento lui....) e non manca alle nostre riunioni  l' apporto critico e gli interventi di Franco Gatti ( vecchia scuola politica ma sempreverde....)
Gli altri...... "Giovanni", Vignolo , Gardini figure storiche ( da museo?) della  Ceriana e anche della Soms arricchiscono il quadro assieme  a Bruno Piccardo, Salvatore Vaccalluzzo, Renzo Ostinet, Pietro Lanzavecchia, Mario Degiacomi, Franco Scotti, all'ineffabile "Censino" Milanese e tanti altri per finire con il famoso "diavolo delle frittelle" Maurizio Ramognini.
Indeciso fino alla fine se inserirlo, in quanto un pò più giovanotto e perchè se la tira, specie se ci sono delle signore, un posto di rilievo lo merita Augusto Ferraris, deus ex machina della cucina non solo del Pd, lo chef per eccellenza ; affabile, simpatico ma non contrariatelo,  altrimenti arriverà tra di voi pronunciando incazzato la frase " Adess' Basta ! Us fà parig !" e il silenzio cala sulla Ceriana, sul Partito...??  sull'Italia.

Buon Proseguimento "Ragazzi" e Grazie