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lunedì 1 ottobre 2012

Le primarie : scontro od opportunità per il PD ?

Ho partecipato mercoledì 26 sett. us, presso la SOMS Cristo, all’incontro promosso sulle future primarie di coalizione del centro sinistra.
E’ stato piacevole constatare la numerosa partecipazione di amici, iscritti o meno al PD, desiderosi di rendersi attivamente partecipi in vista delle prossimo appuntamento elettorale.
Ho apprezzato i vari interventi che si sono succeduti e che mi hanno permesso di comprendere ed apprendere nuovi pensieri ed opinioni, anche diversi dai miei, ma sicuramente stimolanti.
Rimane ad ogni modo un aspetto, semplice ad allo stesso tempo fondamentale per chi scrive, inerente le regole del gioco che stiamo per iniziare, del quale voglio parlare in questa pagina.
Ad oggi esiste una sola certezza (mi auguro) : le primarie ci saranno ed il vincitore sarà il candidato per il centro sinistra alle prossime elezioni.
Quello che rimane molto incerto è quanto e quale potrà essere il beneficio che il PD trarrà da questa occasione.
Se non altro, questa volta, i due maggiori candidati, seppur con posizioni molto distanti tra loro, essendo ambedue iscritti al Partito, dovrebbero far venire meno l’eventualità di una vittoria di un soggetto esterno al PD (e non è poco visti i precedenti).
Rimane però da capire quali saranno le conseguenze in caso di vittoria di uno o dell’altro.
Le precedenti primarie (2007 e 2009) sono state occasioni di grande mobilitazione e non hanno, ritengo, determinato fratture interne pesanti o durature. Anzi, le suddivisione delle cariche interne al partito (Capogruppo alla Camera, Presidente del Partito) hanno di fatto sancito una pace duratura.
Oggi però mi pare che lo scontro sia troppo netto nei suoi fondamentali, da poter immaginare un proseguo del Partito senza scossoni.
E allora mi chiedo cosa posso personalmente fare perché questa mia preoccupazione rimanga solamente tale.
Sicuramente creare le fazioni Guelfe e Ghibelline, naturali ed ovvie in caso di competizioni, in lotta tra loro per spremere l’ultimo voto possibile determineranno solo l’ennesima immagine di contendenti alla ricerca del potere.
Io la penso diversamente e vorrei dirlo chiaro : penso che dovremmo concentrarci nel far avvicinare nuovamente le persone, con le quali ci relazioniamo, alla politica intesa come partecipazione attiva e democratica. (iscritte/i al PD, simpatizzanti del centro sinistra o anche ex-elettori del centro destra disillusi che vogliono provare a cambiare opinione).
La mia scelta personale sarà fatta senza dubbio, ma questa non dovrà essere motivo di scontro con altri ma solo opportunità di coinvolgimento verso coloro che oggi hanno visto diventare il mondo politico nel quale, faticosamente e forse improduttivamente impegniamo il ns. tempo, come il famoso tempio di Gerusalemme : il luogo centrale per la vita di una collettività dove dentro e fuori operano, in larga parte, persone concentrate solo al loro profitto.
Questo è sicuramente indegno per un Paese nato dalla Resistenza e dal sacrificio delle  generazioni che, ad essa, si sono succedute.
Maurizio Carbone.

domenica 30 settembre 2012

Credere e conoscere: Ignazio Marino ad Alessandria per presentare il suo libro







Eutanasia, aborto, testamento biologico. Sono aspetti di cui in Italia si parla poco e quasi mai in un confronto aperto e privo di preconcetti. Ignazio Marino, senatore Pd, presidente della Commissione Parlamentare d'inchiesa sul Servizio Sanitario Nazionale e medico da sempre attento a questi temi, ha voluto raccogliere in un libro alcune riflessioni per sensibilizzare l'opinione pubblica e fornire strumenti di analisi. Il testo per la verità è molto di più: è il frutto di un dialogo tra l'onorevole Marino e una grande figura della Chiesa italiana, il Cardinale Carlo Maria Martini, recentemnte scomparso; uomo di profonda fede e capace di uno sguardo libero sulle sfide della scienza e della modernità.
"Credere e conoscere: dialogo tra Ignazio Marino e Carlo Maria Martini" è stato presentato venerdì 28 settmebre alle ore 21 nella Sala Giunta del Comune di Alessandria. Sono interventui Ignazio Marino, Pierluigi Dovis direttore di Caritas Torino e Maria Rita Rossa, sindaco di Alessandria. Giorgio Abonante, del gruppo consiliare Pd, ha fatto gli onori di casa e moderato il dibattito. 
Nel corso della serata Ignazio Marino ha ripercorso la storia dell'amicizia con Martini e ha raccontato alcuni aneddoti dei loro incontri, a testimonianza di come la capacità del Cardinale di mettersi in discussione di fronte al progresso dei tempi gli abbia permesso non solo di entrare in relazione con figure profondamente distanti da sè per cultura e tradizioni, ma al contempo di arricchire il dibattito contemporaneo su temi su cui oggi è indispensabile prendere posizioni chiare.
Pierluigi Dovis, direttore di Caritas Torino, ha sottolineato la pericolosità di mettere in contrapposizione il credere e il conoscere, auspicando invece il dialogo e la commistione di idee per migliorare le nostre società, mettendo al centro l'uomo.
In conclusione il sindaco Maria Rita Rossa ha posto l'accento sull'urgenza di avere in Italia una normativa chiara su questioni etiche cosi delicate e ha ribadito la necessità di mantenere vivo il confronto con i cittadini su questi temi e in generale su tutti quelli che riguardano il bene comune, affinchè la politica giunga a posizioni il più condivise possibili e non lasci indietro nessuno.
Elena Rossi

mercoledì 5 settembre 2012

Apertura sede e incontri con i cittadini

Dal  6 settembre, tutti i giovedì, dalle ore 21, la sede del Pd Ceriana in corso Acqui, 154 sarà aperta con la presenza della segreteria e consiglieri comunali del circolo e a disposizione anche degli altri amministratori ed esponenti del Partito Democratico per incontrare e discutere con i cittadini le problematiche e le segnalazioni della zona Cristo e quelle generali.

La sede sarà anche sempre aperta la domenica mattina dalle 9 alle 12.

Il coordinamento Pd Ceriana.

domenica 29 luglio 2012

5 giorni di attualità e incontri





Da giovedi 19 a lunedi 23 luglio, la Festa del Pd Ceriana nel momento del dissesto del comune di Alessandria e dei numerosi problemi che attanagliano la nostra società : la voglia di incontrarsi e di confrontarsi ha giustamente prevalso, abbiamo preferito la grinta di Rita Rossa che di fronte ad oltre 250 persone ha raccontato la crisi della nostra città, vittima di 5 anni di disatri economici e politici di Fabbio e la sua giunta.





Una Festa articolata in più momenti, iniziata in modo inusuale con lo spettacolo " La cascina di Rachele " , una storia ai tempi della Liberazione che ci ha ricordato la nostra storia e sofferenza per la libertà e proseguita il giorno successivo, nella giornata in collaborazione con i giovani democratici su Diritti e Lavori e la significativa presenza dei lavoratori braccianti di Castelnuovo.





Il momento centrale, sabato, con la Sindaco e gli amministratori del PD e domenica un momento, sempre partecipato. di approfondimento , a mò di intervista, sui temi più specifici della zona e dell' amministrazione della città. 

Poi musica, buona cucina e altri due momenti particolari, "il salotto letterario" con tante storie alessandrine recenti e meno e un finale sportivo con il torneo di biliardino della Uisp.
5 giorni di attualità e incontri, dove la politica e la partecipazione hanno avuto un bel momento , grazie al lavoro di tutti volontari e ai numerosi partecipanti non solo del Partito Democratico, che hanno dato un respiro cittadino al tradizionale momento della Ceriana. (foto tedesco, carbone,noccioli, coloris r- altre su fb Ceriana)






lunedì 16 luglio 2012

Una Festa per Ripartire e Coinvolgere


 
Un successo, quello di Rita Rossa, del centrosinistra e del Partito Democratico alle Comunali di Maggio che ci ha immediatamente proiettati nella pesante realtà eredita del centrodestra, con la delibera  di dissesto, atto  finale inevitabile.
Anni di scelte  e azioni sbagliate, che la corte dei conti ha messo in risalto impietosamente nella sua delibera, che   analizza dettagliatamente tutti gli aspetti (disavanzi, squilibri di gestione, ricorso cronico alle anticipazioni e  mancati interventi correttivi) , hanno  impoverito la città e messo a rischio stipendi per i lavoratori e servizi per i cittadini. Un lavoro difficile ci attende, per ripartire davvero.
La tradizionale Festa della Ceriana viene quindi in un momento particolare, abbiamo per questo voluto arricchirla di momenti politici e significati, incentrati sulla presenza della Prima Cittadina e degli amministratori e consiglieri del Pd per spiegare la situazione , ma anche le prospettive della zona e della città. Non mancheranno i tradizionali momenti di divertimento ( anche un torneo di Biliardino con la Uisp)  e musica, la cucina con i piatti tradizionali ( dagli agnolotti al fritto misto ) e multietnici.
La collaborazione dei Giovani Democratici, la presenza di associazioni importanti come La Città delle Vittorie e Libera, i collegamenti di Radio Gold con il "salotto" arricchiscono il programma che inizierà in maniera particolare giovedi' 19 con una cena a buffet e lo spettacolo teatrale " La cascina di Rachele" , una storia ai tempi della Liberazione e la presenza dell Anpi di Alessandria.
Vi Aspettiamo




Dissesto!



Il Partito Democratico ha votato favorevolmente alla delibera di dissesto, una decisione grave e seria che segna un momento negativo nella vita amministrativa del comune di Alessandria.
Si poteva evitare il dissesto? A questo punto purtroppo no, ma il ragionamento va completamente ribaltato : in questi anni, negli anni di amministrazione del centrodestra , si è fatto di tutto per arrivare a questo risultato, in maniera scientifica e dissennata allo stesso tempo.
5 anni di scelte  e azioni sbagliate che la corte dei conti ha messo in risalto impietosamente nella sua sentenza che ne  analizza dettagliatamente tutti gli aspetti, dai disavanzi ,agli squilibri di gestione, al ricorso cronico alle anticipazioni e ai mancati interventi della passata amministrazione per superare la grave situazione finanziaria.
La gestione stessa delle partecipate, in parte inutili e già giustamente liquidate dalla nuova amministrazione, in parte ridotte al quasi fallimento ha ulteriormente impoverito la città e mette a rischio stipendi per i lavoratori e servizi per i cittadini. Ripartire da questo disastro non sarà facile, la strada del dissesto è inevitabile e dura allo stesso tempo,le conseguenze per i cittadini ci saranno e  i tempi del risanamento non saranno brevi, è necessario che la politica attui tutte le proposte e interventi necessari per salvaguardare l occupazione e i servizi e nel contempo avviare un opera di risanamento . La neo sindaco Rita Rossa , la giunta e la maggioranza in consiglio comunale hanno assunto una responsabilità innanzitutto come dovere nei confronti della città ; non condividiamo l assenza al voto  sul dissesto di chi ha pesanti colpe e continua a negarle, nè comprendiamo quella di altre formazioni che al momento solo a parole hanno a cuore una svolta nella città. Un lavoro difficile ci attende, per ripartire davvero.

Coordinamento PD Alessandria

venerdì 22 giugno 2012

Daniele Coloris Coordinatore Cittadino


 Il Coordinamento cittadino del Partito Democratico ha preso atto della dimissioni di Lodovico Como, intervenute per ragioni personali e professionali alla fine dell’ultima campagna elettorale, e ha attribuito l’incarico di coordinatore cittadino a Daniele Coloris, segretario del circolo della Circoscrizione Sud.
Per quanto riguarda il circolo della Circoscrizione Nord, di cui era segretario lo stesso Lodovico Como, ho affidato a Pier Paolo Caniggia il compito di verificare al più presto, attraverso la convocazione urgente di un’assemblea degli iscritti al circolo, la possibilità di individuare un segretario reggente che guidi il circolo stesso sino alla scadenza naturale del prossimo congresso.
"In questo passaggio, mi corre l’obbligo di ringraziare pubblicamente e sinceramente Lodovico Como per il lavoro svolto al servizio del Partito in un frangente tanto delicato - ha dichiarato il segretario provinciale Daniele Borioli - risoltosi positivamente con la vittoria elettorale di Maria Rita Rossa e del PD, anche per l’opera da lui svolta in questi mesi".
20/06/2012
 da Redazione - redazione@alessandrianews.it

venerdì 1 giugno 2012

Un grande successo

21 maggio 2012: Rita Rossa  è sindaco di Alessandria
la Ceriana entra in comune con 5 consiglieri !

Risultati ballotaggio  Alessandria Sud   Rita Rossa 72, 5%   Piercarlo Fabbio  27, 5%
Consiglieri Eletti

Gianni Ivaldi ( assessore)    799 
Daniele Coloris                   216
Erik Barone                        186
M.T Gotta                           183
Roberto Massaro                 183

mercoledì 2 maggio 2012

Alessandria, anno zero - un voto per ripartire



 La preoccupazione maggiore per Alessandria è la crisi economica, presente in ogni settore  e zona, non trova nessuna indicazione e possibilità di risoluzione a livello locale; anzi, le possibilità di sviluppo che il nostro territorio può e deve avere, sono state vanificate da scelte errate fatte dall’attuale amministrazione che ha compromesso soprattutto la possibilità di rilancio occupazionale.

Questa amministrazione ha ridotto la qualità e quantità dei servizi, dall’aumento delle rette degli asili alla trascuratezza nell’affrontare la salute dei cittadini, con la vicenda delle farmacie comunali vendute non si sa ancora bene a chi e la desolante rinuncia alla prospettiva della costruzione del nuovo ospedale di Alessandria da parte dell’Amministrazione Comunale e della Giunta Regionale.

La pessima gestione economica e clientelare ha portato soprattutto in ATM e AMIU a gravi rischi per i dipendenti e privatizzazioni affrettate. Non ingannino i bilanci presentati, tanto è vero che il debito strutturale sta aumentando,  e allo stato attuale non sono in grado di assicurare una gestione decente per il futuro. I debiti, soprattutto verso il CISSACA, la cessione di Aristor accentuano la grave situazione economica e sociale della città.
La tutela dell'ambiente resta sempre uno degli aspetti sul quale orientare le politiche di una amministrazione; oggi, a differenza di qualche decennio fa, è possibile coniugare meglio la tutela dell'ambiente con lo sviluppo industriale mantenendo la vocazione produttiva delle nostre aree, come ad esempio la Fraschetta, selezionando adeguate politiche di bonifica e spingendo la produzione industriale verso i settori di più alta qualità.  
Le scelte assurde in tema di logistica (spostata solo sulla carta a San Michele senza collegamenti ferroviari), hanno non solo precluso qualsiasi possibilità di sviluppo in questo settore che teoricamente avrebbe portato a numerosi posti di lavoro, ma anche affossato lo scalo ferroviario che da grosso impianto è diventato una enorme struttura semi abbandonata; sempre nel campo ferroviario la perdita dei collegamenti principali, le scelte (o non scelte) sui parcheggi della stazione, la mancata realizzazione di un movicentro (  per le corriere ) la presenza di numerosi passaggi a livello del territorio sono sinonimo colpevole di disinteresse verso un settore strategico come quello del trasporto ferroviario
Non ha pagato la scelta di un centro città aperto al traffico legato agli aumenti dei costi dei parcheggi, le difficoltà di collegamento con la Fraschetta, il quartiere Cristo quasi isolato, con tutti i problemi commerciali inerenti a tale situazione.
 Una seria politica sul trasporto pubblico non è mai stata affrontata. Le zone 30 e Ztl sono servite solo a fare percentuali, ma sono mal dislocate per non dire fasulle. C'è la necessità di progetti nuovi e efficienti, è possibile migliorare .
Le assurde scelte fatte sulla raccolta attualmente "differenziata" solo rispetto alle varie zone della città, non solo non ha portato a benefici economici nella gestione del AMIU, ma ha compromesso la buona percentuale di raccolta che si stava attuando con il porta a porta in progressiva dismissione.
Il teatro comunale, su cui la precedente giunta regionale aveva fatto importanti investimenti economici e politici è tuttora chiuso senza che si veda una data certa di riapertura.
La contestata approvazione del Bilancio Comunale (con il parere negativo dei revisori), le indagini in corso , gli arresti sono stati il risvolto finale e tragico, che certifica innanzitutto il fallimento politico di questa amministrazione, oltre a quello finanziario; l'imminente pronuncia della corte dei conti porterà a serie conseguenze per tutti noi. Ritrovare moralità ,serietà sulle scelte politiche e sulle persone deve essere per tutto il centrosinistra punto di riferimento e motivo di discrimine assoluto.
Il compito che ci attende è sicuramente arduo, lo spettro del dissesto provocato dal centrodestra incombe , occorrerà fare scelte oculate e avere persone serie e competenti, ma l interesse e l entusiasmo che Rita Rossa sta riscuotendo tra la gente è notevole  e costante.
La Primavera di Alessandria inizia il 6 e 7 Maggio !

Daniele Coloris

domenica 22 aprile 2012

Invito - Incontro Rita Rossa sul Trasporto Ferroviario 24 aprile

Martedì 24 alle 18 presso il Dopolavoro Ferroviario di Alessandria di viale Brigata Ravenna la candidata a Sindaco Rita Rossa incontrerà i lavoratori, sindacalisti, pendolari e pensionati legati al mondo delle ferrovie e in particolar modo alla stazione di Alessandria.
Periodo sicuramente non facile, alla evidente crisi dello scalo, nonostante le potenzialità e le necessità del trasporto merci, si sono unite le difficoltà del trasporto viaggiatori; alla mancanza di collegamenti con le principali città del centro e sud (andare a Roma direttamente dalla nostra città è ormai molto complicato) si sono unite le carenze nel Trasporto Regionale e da ultimo la decisione della regione guidata da Cota di tagliare numerose linee locali,  come quelle per Alba e Ovada.
Un quadro non facile, al quale  è  necessario che la nuova amministrazione, come ha già indicato la candidata nel suo programma, passi dal disinteresse di questi anni ad un interazione con il gruppo FS su tutti i problemi.
All incontro, seguito da un aperitivo, sono invitati e parteciperanno anche candidati del centrosinistra che sostengono Rita Rossa e esponenti dei Sindacati.
Daniele Coloris

venerdì 13 aprile 2012

Rita Rossa incontra la città


Serata di grande richiamo che ci ricarica per affrontare l'ultimo periodo della Campagna Elettorale.
Un programma chiaro di grande energia.
Grazie Rita per il posto speciale che hai voluto riservare al Quartiere Cristo!

Direttivo PD Ceriana

venerdì 23 marzo 2012

Quartieri in movimento

“ Quartieri in movimento”
Collegamenti per una Città Migliore
Incontro, testimonianze, video

Incontro, testimonianze video appunto, preceduti da un “apericena” in compagnia, una serata diversa con un andirivieni di persone in una Soms affollata per ascoltare le proposte e le considerazioni della nostra gente, perché oltre agli interventi importanti e qualificati di Mario Lovelli, Rocchino Muliere, Gianni Ivaldi e alcuni candidati, la serata si è sviluppata con le idee di addetti ai lavori sui temi della viabilità e trasporti, che uniti alle numerose foto e video hanno permesso uno sviluppo interessante degli argomenti proposti.
Siamo partiti dai ragionamenti sul collegamento del quartiere Cristo con il resto della città, storicamente e strutturalmente il nodo principale da affrontare, per parlare della qualità della vita e delle difficoltà delle persone (dai bambini in su...) e via via ci siamo spostati sui temi dei trasporti “classici” parlando di trasporto pubblico locale e ferrovie in una zona molto interessata a questi argomenti.
Ha iniziato e concluso i lavori Rita Rossa, che  non è certo nuova ai temi della viabilità e  dei trasporti in generale, numerose sono state le sue iniziative in merito negli anni scorsi, proprio partendo dal quartiere Cristo, non facendo mancare una puntuale e severa analisi della grave situazione finanziaria del Comune, con la determinazione e la chiarezza che ormai la stanno caratterizzando in questa campagna.
Le iniziative del PD Alessandria “La Città Reale”  proseguiranno a partire dalla Fraschetta.

Daniele Coloris































martedì 20 marzo 2012

Ormai ci siamo



Ormai ci siamo. Il countdown, che ci porterà alle elezioni per il rinnovo dell’ amministrazione comunale il 6 e 7 Maggio prossimi, è cominciato. Anche i più distratti passeggiando per le vie del centro, lo scorso week-end, se ne sono accorti. Vedendo la lunga fila di banchetti e gazebo, ognuno con la propria “chincaglieria” di sogni, da offrire al prezzo di un voto o di una preferenza. Alle fine si prevedono tra i 10 ed i 15 candidati sindaco e tra i 200 e 350 candidati per il consiglio comunale. Un affollamento che certamente non aiuterà il comune elettore a discernere tra le varie opzioni.  Anche il confronto tra i candidati, stante la vigente legge sulla par condicio, sarà pressoché impossibile almeno fino alla conclusione del primo turno elettorale.
Ed allora via ai “santini”, ai facsimile, alle spille, alle telefonate, agli sms, alle incursioni sul web, ai banner sui siti, agli annunci su facebook : tutto questo per la gioia delle tipografie e dei media locali.
Del resto ogni rito ha la sua liturgia e, quindi,  prepariamoci ad assistere, cercando almeno di cogliere le differenze che pur esistono tra le varie proposte.
Meritano a riguardo un’attenzione particolare le mosse dell’attuale sindaco che,  incassato il sostegno del proprio partito (il cui simbolo, per ora, sembra sparito…), ha iniziato la campagna elettorale con una serie di manifesti per le strade che decantano le sue “grandi gesta” in questo quinquennio. La riqualificazione di Corso Acqui , le fontane pubbliche, le telecamere di videosorveglianza, le piste ciclabili, l’illuminazione a led della città, persino… la sostituzione delle panchine! Tutte iniziative lodevoli (seppur da verificare nella loro completa attuazione) che si addicono più all’attività di  un assessore ai lavori pubblici che non a quella di un primo cittadino!
Il sindaco Fabbio, invece, dovrebbe dare alla città delle risposte più puntuali su altre questioni: sul bilancio, sulla recente sentenza della Corte dei Conti, sullo stato delle aziende partecipate, sul  destino del personale precario dei nidi e delle materne comunali, sul debito con il CISSACA, sulla qualità dell’aria che respiriamo, sullo sfaldamento della sua maggioranza,  sulla sua prossima convocazione in Procura della Repubblica accompagnato dall’ex assessore al bilancio e dall’ ex ragioniere capo,etc.
Di tutto questo non c’è traccia sui manifesti, ma non disperiamo… del resto  Fabbio è un sindaco che FA!
Ci piacerebbe inoltre sapere come mai, ogni volta che piove, alcune zone della città si allaghino regolarmente e si aprano crateri in tante strade: ma il sindaco non se ne preoccupa… Invia gli addetti con la macchina tappabuchi, la vera innovazione di questi anni, che come il 7° cavalleggeri nei vecchi film western, prontamente risolleva le sorti del nostro accidentato andare… almeno fino alla prossima pioggia!
E poi, ora che non c’è più un euro nelle casse comunali, che ne sarà del Piano Strategico per il futuro della città, così pomposamente presentato “urbi et orbi” con tanto di presenza del “maestro di cerimonie”, Bruno Vespa?
E se chiedessimo a chi lo ha preparato, incassando in 4 anni oltre 500.000 Euro, di aggiungervi un’appendice dal titolo: “Il Piano Strategico della città di Alessandria nel tempo del dissesto finanziario”?
Purtroppo, le ragioni per essere di buon umore sono finite da un pezzo mentre incalzano i problemi in tutta la loro drammaticità. Al momento le proposte alternative, offerte dai candidati sindaco in campo, salvo poche eccezioni, destano molte perplessità.
Chissà che la saggezza degli alessandrini, che si esprimerà con il  voto,  non metta un po’ di ordine in questa babele d’illusioni  e… di smodate  ambizioni!
Alla fine di tutto resta la città con i suoi abitanti.
Ed allora resto attaccato  pervicacemente ad un’idea di città che punta sull’organizzazione di una vita di qualità, che alimenta e compone speranze individuali con quelle collettive.
Una città che sperimenta un nuovo rapporto tra cittadini ed istituzioni e riscopre un’attitudine all’accoglienza verso le condizioni tipiche della fragilità umana.
E, in essa, un’amministrazione che propone la pianificazione come lo strumento per la promozione di uno sviluppo urbano sostenibile e  promuove la coesione sociale e la cittadinanza attraverso la piena partecipazione alla vita della comunità ed ai processi di scelta che riguardano il suo sviluppo nel segno della trasparenza e della legalità.
Un’illusione, un sogno? Può darsi. Ma del resto, sognare costa molto meno di un set di penne stilografiche… anzi,  non costa proprio nulla!

PS: Anche un lavoratore precario del nido o della materna comunale costa alla collettività, in un anno, meno del set di penne stilografiche recentemente acquistato da questa amministrazione per gli omaggi agli ospiti. Ma di questo il sindaco non ha tempo di occuparsi…! E’ troppo impegnato a coltivare le rose della Moldavia per fare di Alessandria una “ città fiorita”!

(dal blog di Appunti Alessandrini)

Roberto Massaro

lunedì 19 marzo 2012

Alcune Riflessioni Sulla Raccolta Rifiuti Ad Alessandria



Osservando i risultati della raccolta rifiuti della città di Alessandria si può notare come dall’esperimento sulla raccolta porta a porta iniziata nel mese di Agosto 2005 nel Quartiere Cristo si siano  ottenuti, da subito, risultati più che soddisfacenti raggiungendo la quota del 72%, e che questa sia man mano diminuita in percentuale con l’allargamento alle altre zone della città (circa il 50% attuale).
A confermare la necessità del servizio Porta a Porta sono i risultati ottenuti da due comuni in zone diametralmente opposte della nostra penisola come NOVARA governata dal Centro Destra e SALERNO governata dal Centro Sinistra che hanno ottenuto, con questo sistema quote superiori al 70% . Maggior merito si deve dare al Sindaco di Salerno perché questa città è collocata in una zona molto sensibile del Paese (l’esempio di Napoli i cui cittadini hanno passato momenti drammatici per l’emergenza rifiuti)  ed evidenzia quanto contino le scelte e il modo di renderle esecutive.
Certamente l’ostilità verso questo sistema da parte del Centro Destra definito troppo costoso e che, in caso di elezione del Sindaco Fabbio avrebbero “buttato a Tanaro”, ha contribuito, per alcuni  strati di popolazione, a differenziare in modo scorretto poiché il sistema di raccolta stradale non consente la facile individuazione dei trasgressori e sorprenderli sul fatto pare cosa alquanto improbabile, con il conseguente risultato di portare la percentuale di differenziata a perdere circa venti punti percentuale e facendo correre il rischio di incorrere nelle sanzioni previste per il mancato raggiungimento dei parametri dettati dalle normative Europee che innalza progressivamente, di anno in anno, la percentuale da raggiungere per limitare al massimo la costruzione di nuovi inceneritori o discariche a cielo aperto, cosa che nessuno vuole vicino a casa propria.
Consideriamo inoltre che la sostituzione dei cassonetti per la modifica del servizio che da Porta a Porta è passato a Stradale ha comportato un notevole esborso di denaro pubblico (svariati milioni di euro) che poteva essere evitato continuando con il vecchio sistema e utilizzando i vecchi cassonetti ancora efficienti, ma che ha ulteriormente abbassato la percentuale di differenzazione (circa 42%)
Oltretutto il servizio di raccolta stradale ha ridotto di molto i posti di sosta delle auto nelle zone dove sono stati posizionati e dove possiamo notare in modo costante molti veicoli in sosta sui passaggi per disabili,
La raccolta stradale che di fatto non permette il controllo tempestivo della correttezza della raccolta e l’individuazione del trasgressore penalizza soprattutto gli utenti virtuosi che in caso di sanzioni pagherebbero la loro quota pur avendo differenziato correttamente.
Nella valutazione fatta dal Circolo Ceriana del Partito Democratico del Cristo abbiamo individuato, da esperienze attuate dai Comuni della Val di Cembra (Trentino) che grazie alla predisposizione di un nuovo sistema di raccolta del rifiuto secco non riciclabile basato sul rilevamento degli svuotamenti che in futuro permetterà di calcolare una tariffa basata sul rifiuto prodotto da ogni singola famiglia.
Con questo sistema l’utente, per pagare di meno sarà invogliato a differenziare la raccolta con beneficio per l’ambiente e per le tasche degli utenti.
Purtroppo non sarà possibile modificare questo sistema e come per il Ponte Cittadella, il nuovo Sindaco, sia di destra che di sinistra, dovrà chiedere forzatamente nuovi sacrifici per i cittadini in momenti drammatici per il paese e se i nostri governanti non troveranno il modo di lasciare più soldi in tasca ai contribuenti come ad esempio permettere la detrazione di oneri come le spese di metano, essenziali per la vita delle persone.
Chiediamo sempre ai cittadini di avere senso di responsabilità e sacrificio per il bene del Paese, ma per il bene del Paese si parte sempre dal basso. Sarebbe ora che i sacrifici iniziassero a partire dall’alto e che gli amministratori pubblici usassero la diligenza del buon padre di famiglia e ripartissero le risorse dei tributi ripartendole equamente sui vari territori, ma sempre salvaguardando le fasce più deboli.
Sono sempre più numerose le famiglie che hanno bisogno di solidarietà e chi pretende  di voler vivere in una società civile dovrà dimostrare di meritarlo con i fatti.

Mauro Vercellese

martedì 6 marzo 2012

Incontro con Rita Rossa


Puntualissima nonostante i numerosi impegni la "nostra" candidata ha immediatamente suscitato l'interesse delle numerose persone presenti; realtà particolare quella del circolo Ceriana e della Soms con la sede contigua al circolo e a tutti gli altri locali, con la possibilità di incontrare gente diversa nello spazio di pochi metri.
Dire che Rita ha entusiasmato può sembrare una banalità, ma non posso usare altri termini; intervenuta dopo una introduzione del segretario e di alcuni esponenti della Ceriana ha, con un crescendo di toni, affrontato tutti i temi politici della città, con particolare riguardo al degrado della vita pubblica e ai bilanci disastrosi.
Come nelle primarie, un bell'inizio di campagna elettorale che ha pienamente convinto le tante persone accorse, non solo dal Cristo, e gli esponenti delle altre forze politiche presenti.

Forza Rita!

Daniele Coloris




martedì 28 febbraio 2012

Alessandria in treno, un inverno difficile



Partiamo da alcuni dati importanti e negativi : nelle prime 2 settimane di Febbraio i treni passeggeri soppressi, principalmente del Trasporto regionale e interregionale interessanti la stazione di Alessandria sono stati oltre 500 ( 527 ) con una media giornaliera di circa 35 soppressioni e punte di circa 50/60 nelle giornate dal 2 al 7 del mese particolarmente difficili da un punto vista climatico ; un disagio in termini numerici impressionante che non ha eguali e riscontri anche andando indietro negli anni.
Un mese di Febbraio particolarmente freddo non basta però a spiegare simili numeri e un ragionamento va fatto tenendo presente che le soppressioni ( e sostituzioni con autocorse sulle quali tornerò ) ci sono state e continuano anche nelle giornate climaticamente normali.
Tenendo inoltre presente che le infrastrutture ( scambi, segnalamenti e impianti di sicurezza in genere) non hanno rilevato criticità eccessive ad Alessandria, le cause vanno principali vanno ricercate nelle difficoltà di avere un parco di materiale rotabile all' altezza delle esigenze .
Mancano le cosiddette riserve ( personale e mezzi ) seguendo purtroppo una riduzione continua delle risorse nel traffico locale e a medio raggio e in generale una situazione pesante nel settore dei trasporti che ha portato Cgil Cisl e Uil ad un nuovo sciopero per il prossimo 1 marzo
I sistemi di controllo e trazione dei mezzi e delle vetture presentano problemi con le temperature rigide e anche qua la mancanza di mezzi e persone non permettono , o lo permettono parzialmente, soluzioni e sostituzioni tempestive.
La centralizzazione delle decisioni a livello regionale e la divisionalizzazione dei trasporti ( Passeggeri, Regionale e Merci principalmente) ha inoltre, ormai da anni, fatto venire quella capacità organizzativa e operativa che stazioni come Alessandria avevano e teoricamente potrebbero ancora avere, non era infrequente infatti utilizzare materiali e locomotori di “ riserva” che ora o non ci sono o seguono logiche che non sempre corrispondono alle reali esigenze.

Gli stessi servizi sostitutivi ( e tra l altro ...con neve e gelo non dovrebbe essere assicurato principalmente il trasporto su ferro? ) sono a volte intempestivi, non corrispondenti alla reali esigenze, è difficile fornire una comunicazione adeguata e si costringono i viaggiatori a disagi e ritardi anche notevoli.
Viene inoltre da chiedersi, visti i tagli che la Regione ha attuato nei confronti nel trasporto pubblico locale su gomma, le difficoltà e riduzioni che anche nella nostra Provincia si stanno discutendo, se sia possibile perlomeno un contenimento dei medesimi visto il continuo ricorso ai mezzi sostitutivi, indirizzando principalmente le sostituzioni alle aziende interessate ai finanziamenti pubblici.

Un ultima annotazione, interessante anche in un ottica di proposte per una viabilità decente in Alessandria, riguarda appunto il traffico caotico che si forma davanti e sul piazzale della stazione per il traffico privato e di autobus urbani e extra , che come abbiamo detto sono moltissimi, intasando il poco spazio a disposizione in piazzale Curiel provocando caos e pericolo per le persone ; soluzioni a questo vanno e possono essere trovate ( interessando anche spazi inutilizzati ), ma certo alcune occasioni e proposte, come collegamento pedonale con il Cristo o l utilizzo migliore del nuovo parcheggio Tiziano, peraltro ancora chiuso, sono state ignorate.

Daniele Coloris , Segretario PD Ceriana , responsabile Trasporti e Mobilità PD Alessandria

venerdì 24 febbraio 2012

Organizzare la speranza


La sentenza è arrivata. La Corte dei Conti ha espresso un giudizio chiaro ed inequivocabile: “La sezione ritiene che il Comune di Alessandria versi in una situazione di squilibrio strutturale che può preludere al dissesto finanziario, perché la situazione debitoria complessiva, sia di competenza che di cassa, si va aggravando progressivamente, di anno in anno”.
La stessa sentenza, redatta in 48 pagine, dichiara altresì  che “ l’ente (il Comune) non ha adottato, se non parzialmente e in modo inefficace, i necessari interventi correttivi ed i conseguenti provvedimenti gestionali diretti a sanare le irregolarità e criticità riscontrate, ripianare la situazione debitoria e ripristinare stabilmente gli equilibri di bilancio.
Purtroppo la delibera della Corte dei Conti è pesante, grava sulle spalle dell’attuale amministrazione ma drammaticamente avrà ripercussioni sulla vita di tutti gli alessandrini. La dichiarazione di dissesto tecnicamente implica per un Comune: il taglio dei servizi, l’annullamento degli investimenti con i mutui, il licenziamento del personale precario e l’aumento delle tariffe.
Pertanto non c’è motivo di soddisfazione per nessuno ma, al contrario, di forte preoccupazione visto che questo dissesto, qualora venisse confermato,  si inserirebbe in quadro macroeconomico nazionale ed europeo già difficile.
Il Sindaco, appena resa nota la sentenza, anziché prendere atto del tracollo complessivo della sua gestione ha scompostamente accusato la precedente amministrazione comunale guidata da Mara Scagni ed ha invocato un giudice super partes in vista dell’ultimo round con la Corte dei Conti previsto per il prossimo 21 Marzo.
Premesso che la magistratura contabile è già di fatto super partes e quindi non si comprende a quale altro organo terzo si riferisca il Sindaco, addossare alla precedente amministrazione la responsabilità dell’attuale situazione è il segno che non si ha più nulla da dire e  che si è giunti al capolinea.
A riprova di questo, il Sindaco ha disertato l’ultimo Consiglio Comunale del 20/02 u.s. per “improrogabili impegni di partito” sottraendosi al confronto con i partiti; una scelta irresponsabile che si commenta da sola.
L’attuale amministrazione di centrodestra partita cinque anni fa con un ampio consenso tra gli alessandrini deve ammettere il proprio fallimento ed accettare di farsi da parte “per il bene di Alessandria”.
Da questa situazione si può uscire solo ponendo lo sguardo al futuro e organizzando la speranza!
E’ un appello soprattutto alla coalizione di centrosinistra che, credo, abbia le maggiori chances di porsi autorevolmente come alternativa a ciò che sarà del centrodestra alessandrino.
Si metta a cornice del programma elettorale il motto della nostra città: DEPRIMIT ELATOS LEVAT ALEXANDRIA STRATOS (Alessandria umilia i superbi ed esalta gli umili).
Dentro questa cornice, il cui significato non lascia molto spazio ad interpretazioni soggettive, si declini il quadro programmatico su poche idee forti che mettano al centro i servizi alla persona e alle famiglie (soprattutto quelle più in difficoltà), i giovani, il lavoro, la cultura e l’ambiente.
Su queste idee poi, ci si confronti con gli attori sociali e gli operatori economici della comunità locale e si allarghino e valorizzino i luoghi e gli strumenti di democrazia e di partecipazione.
L’uscita da questa crisi non può risolversi dentro le mura di Palazzo Rosso ma deve diventare un “fatto di popolo”. Si giunga quindi ad un programma essenziale, con alcune proposte precise e condivise, sostenibili dal punto di vista finanziario e la cui implementazione sia verificabile da tutti.
Sullo sfondo di questo quadro, vi sia una campagna elettorale sobria, ricca di contenuti ma non dispendiosa di mezzi che rischiano di suonare stonati alle orecchie dei nostri concittadini già alle prese con problemi economici seri.
Certo non sarà semplice vincere la generale sfiducia nei confronti della politica, in generale, e dei partiti in particolare.
Purtroppo, un certo modo di  “fare politica” senza un’adeguata elaborazione teorica (cultura) ed un’ attenta coscienza morale (etica)  continua a degenerare inevitabilmente nell’intrallazzo clientelare o nel piccolo cabotaggio dei soliti mestieranti.
Per riannodare il filo spezzato con la fiducia  dei cittadini, occorrerà adottare alcune scelte essenziali che rispondano a criteri di novità, moralità e legalità.
Un sano realismo, infine, ci porti a considerare che da questa situazione non ne usciremo in tempi brevi. Pertanto, la celebre frase di don Mazzolari: La speranza vede la spiga, quando i miei occhi di carne non vedono che il seme che marcisce” sia una esortazione a guardare comunque oltre.

(dal BLOG di Appunti Alessandrini)

Roberto Massaro