Cerca nel blog

giovedì 30 giugno 2011

Questione Morale ed Elezioni


di Roberto Massaro

La lunga corsa alle elezioni comunali di Alessandria del 2012 è di fatto cominciata. Il sindaco Fabbio, forte del suo presunto consenso personale, che ha sempre ampiamente sbandierato, pare essere avviato alla ricandidatura. Ma nel centrodestra non mancano certo i problemi. Il gruppo de La Destra si è infatti già sfilato dall’attuale maggioranza ed ha già annunciato la candidatura di Claudio Prigione. Sulla Lega Nord, nonostante tutti i tentativi di rimozione, pesa ancora come un macigno l’ombra del consigliere Grassano, condannato in primo grado per truffa ai danni del Comune. Nei giorni scorsi, un’altra notizia ha messo a soqquadro gli equilibri dell’attuale maggioranza; il consigliere comunale del PDL, Giuseppe Caridi, è stato arrestato con l’accusa di affiliazione al gruppo dell’ Ndrangheta operante nel basso Piemonte. Ovviamente, per lui e per tutti gli altri, vale la presunzione d’innocenza sino a sentenza definitiva. Se però alle vicende locali sommiamo quanto è avvenuto a livello regionale con l’arresto dell’Assessore alla Sanità Caterina Ferrero (PDL), con l’accusa di turbativa d’asta in una gara di appalto, è del tutto evidente come sia la questione morale il vero banco di prova del centrodestra. Per contro, al momento non si hanno notizie circa la costituzione del Terzo Polo; è prevedibile che, salvo accordi dell’ultima ora, Api UDC e FLI correranno ciascuno per proprio conto. Nel campo dell’attuale opposizione, i recenti successi alle elezioni amministrative e ai referendum hanno ridato fiato alla speranza. Ma sappiamo come i nocchieri del centrosinistra siano molto abili ad arenarsi pur in presenza di un vento favorevole. E infatti, sul regolamento per le primarie, siamo attualmente in fase di stallo. Nel frattempo Corrado Parise, già segretario cittadino del PD, prendendo molti in contropiede, ha posto ufficialmente la propria candidatura alle prossime elezioni primarie per l’individuazione del candidato sindaco. E’ auspicabile che altre candidature, non solo del PD, siano annunciate a breve. Il periodo estivo, ricco di appuntamenti di partito, deve consentire agli elettori di centrosinistra di ascoltare, capire, valutare e confrontare le varie opzioni. Con due avvertenze però: oggi, e l’esperienza di Milano è lì a dimostrarlo, nelle elezioni primarie il potere di indirizzo dei partiti è fortemente indebolito. Elettori che tradizionalmente votano un partito non hanno difficoltà, in una elezione primaria, a votare il candidato di un altro partito. Le primarie, inoltre, hanno un senso se servono per incrementare il grado di legittimazione dei candidati alle cariche istituzionali monocratiche, attraverso una più ampia partecipazione alla scelta dei candidati stessi. Ed è qui la seconda avvertenza: nessuno pensi di usarle, invece, per ricercare improbabili rivincite personali. I cittadini di Alessandria hanno urgente bisogno di ritrovare il gusto della partecipazione e del protagonismo civico. In questa città, dove il tono grigio è diventato drammaticamente dominante e opprimente a causa delle scelte amministrative dell’attuale giunta, si deve ridare colore alla speranza. Diventerà sindaco, chi saprà raccontare un’Alessandria diversa e chi, stante l’attuale deficit di bilancio e senza illudere i cittadini, definirà 4 o 5 priorità e ad esse legherà il proprio destino politico. Dovrà avere il coraggio di smarcarsi dalle vecchie logiche correntizie, di presentare persone nuove e dovrà essere in grado di proporre valori intramontabili con parole attuali. C’è bisogno di onestà, di competenza, di trasparenza e di legalità. Si devono promuovere nuove forme di partecipazione democratica e alimentare il dialogo tra cittadini ed amministratori con l’attivazione di luoghi e strumenti adatti. Urge la necessità di rimettere al centro dell’azione amministrativa la persona con le sue potenzialità e le sue fragilità. Mettere insieme, creare reti, stringere relazioni, alimentare la coesione ed il senso di appartenenza ad una comune famiglia sociale: la città. Sono queste le attese di un popolo che, nelle ultime elezioni, ha dato insperati segnali di risveglio. Sono queste le vere sfide per coloro che si candidano alla poltrona di sindaco. Sfide difficili, nobili, impegnative ma da affrontare con coraggio e a viso aperto.

da Appunti Alessandrini nr 6

martedì 21 giugno 2011

Cantalupo - La telenovela continua

Parte I

Il 10/01/2008 veniva presentato, dal Gruppo Consigliare del Partito Democratico, alla Circoscrizione Al-Sud, un Ordine del Giorno che richiedeva la collocazione di un impianto semaforico all’incrocio tra la Str. Acqui e la Via della Pace; il 21 Aprile 2008 veniva presentato al Consiglio di Circoscrizione Al-Sud che dopo averlo integrato con la richiesta di collocazione di pannelli con il visore della velocità percorsa, lo approvava all’unanimità.
Dopo le molte proteste avute dai residenti il Consigliere Gian Paolo Cavanna ha organizzato un’Assemblea di ascolto che il 30/11/2010 si è tenuta presso la SOMS di Cantalupo con la presenza del Vice Presidente della Provincia Rita Rossa, il C.G. al Coniglio Comunale Gianni Ivaldi, il segretario PD Ceriana Daniele Coloris e i C.G. alla Circoscrizione Al-Sud Mauro Vercellese (PD) e Antonino Falleti (Moderati).
Nell’Assemblea popolare è emersa la necessità di sollecitare questa proposta e il 03 Dicembre 2010 su “il Piccolo” è stata pubblicata l’intervista con i Gruppi del PD e dei Moderati rilasciata il mercoledì precedente e nella mattinata del 03/12/2010 Telecity ha realizzato un servizio a quale hanno partecipato numerosi cittadini e che riportiamo per esteso:
IL SERVIZIO E’ STATO MANDATO IN ONDA SUL TG8 DEL 09 DICEMBRE 2010.
Ketty Porceddu: E’ una strada di paese Via della Pace che si immette lungo la Provinciale che dal capoluogo di provincia porta a Cantalupo un sobborgo di poco più di 600 anime (al 30/11/08 erano 896 dati avuti dall’Uff. Anagrafe) un incrocio pericoloso costato negli anni la vita a due persone, mentre un terzo, un bambino, è costretto su una sedia a rotelle.
L’Amministrazione Provinciale ha apportato alcune modifiche alla strada, ma l’oggetto della diatriba è un semaforo che di certo farebbe da filtro alla pericolosità di quella intersezione.
La Provincia, legge alla mano, sostiene che sia di competenza dell’Amministrazione alessandrina guidata da Pier Carlo Fabbio, ma in Comune, competenze a parte, rispondono che ci sarebbero da fare altri interventi per rendere questo tratto di strada sicuro.
Rita Rossa: La Provincia di Alessandria, che è la proprietaria della strada, sp244 dove interseca il centro abitato di Cantalupo ha provveduto, su richiesta della Circoscrizione Al-Sud e già nel 2008, ad intubare una parte del fosso per consentire la costruzione del marcipiede di guardia che è competenza del Comune si rende disponibile a concedere il nulla osta per consentire la realizzazione della segnaletica verticale ivi compreso l’impianto semaforico a norma è di competenza del Comune assessorato ai lavori pubblici.
Ora la Provincia è disponibile a sedersi attorno ad un tavolo per vedere se c’è da mettere un piccolo contributo pur se non è diciamo di norma e di regola ma lo facciamo per la sicurezza dei cittadiniche mi sembra sia una regola che dovrebbe imporsi ogni amministratore pubblico come primo obiettivo.
Gianni Ivaldi: già più di due anni fa avevo presentato un’interpellanza al Sindaco segnalando la pericolosità dell’incrocio che soprattutto si trova vicino ad una scuola e quindi per l’attraversamento pedonale per i bambini ed i loro accompagnatori.Sollecito nuovamente il Sindaco perché, al più presto, venga fatto questo intervento perché la priorità è la sicurezza stradale.
Mauro Vercellese: è dal 2008 che stiamo notando che la palla passava sempre dalla Provincia al Comune e viceversa. Ora abbiamo la certezza che queste cose deve farle il comune speriamo che questa sia la volta buona per mettere in sicurezza questo incrocio che è un dramma per chi ci vive.

Parte II
Risposta del Sindaco Pier Carlo Fabio alle richieste di Cantalupo
Servizio mandato in onda sul TG8 del 10 Dicembre 2010.

Stefano Roncati: Sindaco, gli abitanti di Cantalupo chiedono maggior attenzione per quel famoso incrocio teatro fra l’altro di incidenti, qual’è la sua risposta?
Sindaco Fabio: intanto abbiamo rilevato i flussi,stiamo parlando di 15 o 20 auto all’ora in uscita e in entrata da via della Pace su str.Acqui e di un flusso 10 volte superiore sulla provinciale.
Probabilmente affinata con manufatti che segnalino l’incrocio e che riducano la velocità .
Dal punto di vista tecnico i miei viabilisti non vedono la necessità di un semaforo e certamente chi non è del settore conosce il semaforo conosce la rotonda , in quel caso sarebbe competente la Provincia perché è un intervento strutturale, ma per rimanere in interventi non strutturali noi interverremo nei prossimi giorni insomma nei prossimi mesi noi realizzeremo degli interventi strutturali di abbattimento delle velocità quindi di messa in sicurezza di via della Pace su str Acqui pur senza istallare un semaforo.

Parte III

Dopo aver presentato Il 21 Aprile 2008  nel Consiglio di Circoscrizione l' Ordine del Giorno che chiedeva l’installazione di un impianto semaforico in strada Acqui all’incrocio con Via della Pace, ci siamo attivati anche per altri problemi e con altre modalità :
  • Il 19 giugno 2009, con protocollo 227/S abbiamo inviato una raccolta firme dei residenti di via Boidi (oltre il Passaggio a Livello) che richiedeva l’allargamento della strada con chiusura dei fossi laterale in considerazione che i residenti di quella via erano passati da 171 al 31/12/2003 a 322 al 30/11/2008
  • l’8 Luglio 2008 abbiamo inviato una raccolta firme sempre dei residenti di via Boidi che richiedeva adeguamento della rete idrica e di quella fognaria perché a causa dell’aumento delle utenze creavano non pochi problemi alle famiglie.
Da quel momento ci aspettavamo che il Comune che tra l’altro aveva incassato i soldi con il pagamento degli oneri di urbanizzazione, avesse almeno il buon gusto di dare un segnale ai cittadini prendendo in considerazione le loro sollecitazioni e quanto meno avesse risposto alla nostra lettera. Ma noi l’aspettiamo ancora adesso.
Per quanto riguardava invece il Semaforo c’era stato un rimbalzare della palla tra il Comune e la Provincia per questioni di competenze. Abbiamo quindi sollecitato la Provincia di Alessandria e la Vice Presidente Rita Rossa ha chiesto all’emittente televisiva 7 GOLD di effettuare un servizio chiarificatore. Il servizio, realizzato dalla Dr,sa Ketty Porceddu, è stato mandato in onda il 9 Dicembre 2010 sul TG 8.
Il giorno successivo il Sindaco Pier Carlo Fabbio ha dato risposta negativa promettendo però provvedimenti adeguati a mettere in sicurezza l’incrocio.
Nella primavera del 2011 il circolo PD Ceriana è tornato sull' argomento Cantalupo durante il dibattito sulla Viabilità  e con manifesti che denunciavano la situazione delle strade della circoscrizione sud di Alessandria
Ad oggi 21 Giugno 2011 nulla è ancor stato fatto in quell’incrocio e, per quanto riguarda via Boidi sono iniziati i lavori per la nuova fognatura,
E’, inutile elargire promesse alla gente con enunciazioni eclatanti sulle emittenti locali facendo apparire le cose come se le colpe fossero sempre di qualcun altro,
Non lamentiamoci poi se le cose vanno come stanno andando e cerchiamo di essere seri riscoprendo il piacere di lavorare per la gente, anche gratis, come noi consiglieri circoscrizionali , in fondo i soldi che il Sindaco deve gestire, compresi gli emolumenti politici, viene pagato dai cittadini che pagano regolarmente i tributi.

IL SINDACO AVEVA PROMESSO CHE AVREBBE MESSO IN SICUREZZA L’INCROCIO A GIORNI INSOMMA A MESI /parole sue) MA FORSE SI E’ DIMENTICATO DI AGGIUNGERE “ad anni”.

Mauro Vercellese CapoGruppo PD Circoscrizione Sud

domenica 19 giugno 2011

Intervento di Sabah Naimi Conferenza Nazionale PD per il Lavoro

La componente del nostro esecutivo interviene sulle problematiche del lavoro e dell'immigrazione con una convinzione e una carica che emoziona.
Bravissima!


giovedì 16 giugno 2011

Il seggio scomparso e non solo...


La soddisfazione per i risultati dei recenti referendum, alla riuscita dei quali abbiamo lavorato localmente parecchio, non deve farci trascurare di segnalare alcune "anomalie" che abbiamo potuto verificare attraverso gli elettori e i rappresentanti di lista; risultano infatti numerosi spostamenti  del seggio elettorale segnato sulla tessera, motivati da non meglio giustificati adeguamenti e integrazioni delle sezioni elettorali ... peccato che in molti casi il diretto interessato non ne sapesse niente, o addirittura abbia dovuto recarsi in altro edificio a votare.
Singolare poi il caso di Casalbagliano (Seggio 58) dove gli elettori (e a quanto sembra anche gli scrutatori) hanno scoperto che il seggio ... non c'era più, spostato di un paio di km ... il tutto con un bel ( ? ) cartellino sul cancello. Meno male che nessuno si è scoraggiato a giudicare dall' affluenza (oltre il 57%), certo è che le imprecisioni e le leggerezze su un tema fondamentale come quello del diritto al voto devono essere evitate.
Sempre. 
Daniele Coloris
un grazie a tutti

giovedì 9 giugno 2011

Oltre il “battiquorum”


di Roberto Massaro
Non c’è dubbio che le prossime giornate dovranno vederci tutti impegnati al raggiungimento del quorum nei referendum del 12/13 Giugno. Troppo importanti sono i quesiti sui quali gli italiani saranno chiamati ad esprimersi. Purtroppo i canali informativi standard non hanno offerto molte occasioni di riflessione al di là delle posizioni o non posizioni dei singoli partiti politici. Il dibattito si è concentrato molto, per comprensibili ragioni, sul cosiddetto “legittimo impedimento”, legge che consente al premier ed ai ministri di non presenziare a udienze giudiziarie se coincidenti con impegni politici. Non c’è solo in gioco la storia giudiziaria del nostro premier, ma anche la salvaguardia del principio di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge.
Qualcosa in più si è appreso sul referendum sul nucleare e sui rischi dell’energia atomica, ma in maniera indiretta, a seguito dei recenti fatti di Fukushima. Bisogna mettere in campo qualsiasi riflessione ed approfondimento prima di assumere scelte che potrebbero arrecare rischi alla salute dei cittadini.
Con i due referendum sull’acqua si punta ad abrogare misure legislative miranti ad introdurre una logica di profitto nella gestione di un bene, l’acqua, che ha a che fare con l’esistenza delle persone. E’ invece auspicabile che i legislatori si adoperino affinchè sia tutelata l’ assoluta fruibilità dell’acqua per ogni persona. L’acqua appartiene alla vita e tocca all’uomo assicurarne la gestione collettiva dell’uso, la conservazione e la protezione nel rispetto del diritto all’esistenza per tutti gli esseri viventi, così come per le generazioni future.
Ma, passati i referendum, alcuni di questi temi torneranno ad essere oggetto di riflessione solo per pochi addetti ai lavori mentre urge, soprattutto in Italia, che si metta in moto una grande riflessione sull’educazione ambientale. Decenni di politiche insensate di saccheggio del patrimonio ambientale, il prevalere di una cultura basata sulla concezione del possesso e dello sfruttamento personale dei beni naturali, hanno portato l’umanità alle soglie pericolose di un traguardo irreversibile di cui avvertiamo già, in maniera confusa, eppure sensibile, segnali inquietanti: il clima, che sembra modificarsi in spazi temporali sempre più brevi, lo scioglimento di ghiacciai secolari, la minacciata scomparsa di molte specie di animali e le catastrofi naturali direttamente attribuibili all’incuria umana. Dobbiamo imparare a considerare che il pianeta su cui viviamo non è un contenitore di dimensioni infinite e che quindi è indispensabile acquisire il significato del limite come elemento informatore di tutte le nostre azioni. Su questa consapevolezza si fonda lo sviluppo sostenibile che sta alla base di un corretto atteggiamento verso la natura.
In particolare, il territorio del nostro Paese presenta aspetti e scenari di grande valenza ambientale legati alle caratteristiche morfologiche e geologiche generali che ne caratterizzano la sua vulnerabilità. Inoltre le caratteristiche sismiche italiane, con 3400 comuni (su un totale di oltre 8000) dichiarati sismici per legge non sono delle migliori. Ciò significa che questi comuni hanno avuto e avranno terremoti. In Italia esiste inoltre un serio rischio vulcanico con cinque vulcani attualmente attivi e uno di essi, il Vesuvio, compreso fra i sei più pericolosi al mondo. Il nostro paese è pertanto esposto a tre tipi di rischi naturali: quello idrogeologico e geomorfologico, quello sismico e quello vulcanico. E’ quindi condizionato da questa notevole predisposizione all’evoluzione dinamica e l’esigenza del buon governo del territorio avrebbe dovuto già da tempo interessare la nostra classe politica, ma purtroppo così non è stato. Si lascia costruire dove non si può, si sana il tutto con i condoni edilizi, salvo poi piangere quando il territorio presenta il suo salatissimo conto fatto di vite umane. È urgente, pertanto, pensare alla predisposizione di un programma organico di tutela dai rischi geonaturali che permetta almeno un controllo sistematico della situazione, vista la difficoltà di iniziare un tentativo di riassetto del nostro suolo. Ma è altrettanto urgente che si sviluppi e si rafforzi una permanente educazione ambientale delle nuove generazioni soprattutto in famiglia e nella scuola, ovvero nei luoghi in cui è più importante, forte e permanente il momento educativo dei ragazzi; questo non solo per consentire lo sviluppo di una consapevolezza critica nei confronti delle questioni ambientali, ma anche per facilitare nei ragazzi la capacità di cogliere e individuare i termini dei problemi e per consentire loro di decodificare con strumenti idonei il significato degli eventi che essi quotidianamente vivono. Dall’educazione delle nuove generazione dipenderà il diffondersi di una forte coscienza planetaria ed il futuro di questo microcosmo sul quale viviamo.

CITTA' FUTURA  giugno 2011


venerdì 3 giugno 2011

Avviato il conto alla rovescia!


La tornata elettorale per le amministrative ha visto finalmente tornare il sereno sul campo del centro-sinistra italiano.
Si tratta di una vittoria consistente e convincente, validata da un elettorato distribuito su tutto il territorio nazionale.
Un elettorato che ha sì gradito la scelta del centro-sinistra ma è bene ricordare ha penalizzato fortemente la compagine elettorale PDL-Lega oggi al governo nazionale.
E’ comunque incredibile riuscire a realizzare quanto avvenuto, anche alla luce delle elezioni regionali dello scorso anno, che avevano sicuramente penalizzato più il centro-sinistra che il centro-destra, in particolare in Piemonte e Lazio.
Vorrei ora condividere con voi alcune considerazioni in merito al ruolo sostenuto dal Partito Democratico, nell’ambito delle coalizioni presentatesi al giudizio degli elettori.
Certamente i risultati del primo turno hanno fatto registrare una netta ripresa di voti al Nord, sia in termini assoluti che di %, rispetto alle regionali del 2010 con conseguente discesa del tandem PDL-Lega.
Mi permetto di dire che forse il travaso dei voti moderati, auspicati da tempo, ha iniziato ad avere luogo, ma certamente è maggiormente probabile che sia tornata la voglia al nostro elettorato storico di esprimere nuovamente il suo voto insieme alla protesta nei confronti del Governo nazionale.
Di conseguenza, seppur fortemente aiutati da una campagna elettorale stranamente sbagliata alla grande da parte di Silvio Berlusconi, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione con la stessa determinazione avuto sino ad ora.
Quello che, a mio giudizio, deve far riflettere è invece la capacità dei movimenti civili in città come Milano, Napoli, Cagliari di far preferire agli elettori un candidato non di estrazione PD, prima alle primarie e poi alla competizione vera e propria.
Certamente senza il volenteroso impegno diretto di tutto il partito e solo con quello delle forze più a sinistra della coalizione, difficilmente le vittorie sarebbero potute arrivare.
Rimane però il fatto che una particolare attenzione deve essere posta al ruolo delle primarie.
E’ in primis indispensabile organizzare primarie di coalizione, alle quali tutte le forze politiche dello schieramento diano valore e riconoscimento.
Successivamente non è il caso di imporre candidati presumibilmente vincenti per appartenenza partitica, ma ragionevolmente vincenti per credibilità nei confronti di tutta la cittadinanza.
In altre parole il Partito Democratico vince se presenta un candidato capace, credibile, con buone capacità comunicative e magari anche simpatico.
Per la città di Alessandria tutto questo mi pare sia immaginabile concretizzarlo in una figura femminile di alto profilo e di comprovata esperienza, la quale sappia aggiungere anche quella dose di creatività e sensibilità cara all’universo femminile.
In conclusione è ora di impostare la sveglia all’orologio del Comune per ricordare all’attuale Giunta che sono partiti i termini di preavviso per lo sfratto !!
Buon lavoro a tutti.

Maurizio