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venerdì 23 dicembre 2011

AUGURI !

 

Come da tradizione, il circolo PD Ceriana ha organizzato presso i locali della Soms Cristo un incontro molto partecipato  per gli auguri e un aggiornamento sulla situazione politica  cittadina piuttosto convulsa e complicata.

Lega Roma – Alessandria: la strategia della ritirata

di Roberto Massaro

Ci sono evidenti analogie nell’atteggiamento assunto dalla Lega Nord a livello nazionale e a livello locale.
Nelle ore in cui a Roma il presidente Monti annunciava la sua amara ricetta, preparata per arginare il rischio di default dell’Italia, a Vicenza, in una situazione surreale, il sedicente Parlamento della Padania convocato dalla Lega Nord, lanciava la secessione secondo il modello cecoslovacco.
Non più con i fucili dei bergamaschi o con i carri blindati in piazza San Marco ma attraverso una separazione consensuale dallo Stato italiano; una forma di secessione “morbida”, secondo lo schema che nel 1993 portò alla pacifica nascita della Repubblica Ceca e della Slovacchia.
Per la Lega Nord si tratta del ritorno ad una strategia che, da un lato segna il ricompattamento del partito intorno al leader Bossi dopo i distinguo e le polemiche dei mesi scorsi e, dall’altro, la riproposizione di un mantra delle origini, seppure, in salsa moderata.
Nell’attesa che tutto ciò si compia, la Lega attraverso i suoi parlamentari e sotto la guida dell’ex ministro Maroni, “a Roma farà il culo a Monti” secondo l’illuminata indicazione dell’altro ex ministro Calderoli.
Francamente, di questo linguaggio triviale (e non solo di questo), non ne sentiamo la mancanza.
Per fortuna ci stiamo di nuovo abituando ad un modo di comunicare più consono al ruolo istituzionale di chi governa questo paese.
Ma ci sono due obiezioni che sorgono spontanee: a nome di chi la Lega chiede la secessione del Nord? Dei suoi elettori? Ma questi, comunque, anche nelle zone di maggior radicamento costituiscono una minoranza. E poi: non era il federalismo fiscale la nuova frontiera programmatica del partito di Bossi? Lo era a tal punto che su quell’ altare, negli anni di governo con Berlusconi, sono state sacrificate molte istanze della prima ora: la legalità, la lotta alla burocrazia e alla partitocrazia romana,etc. ingoiando bocconi amarissimi pur di rimanere il primo commensale alla tavola delle cene di Arcore.
Ma vi è un’altra grave colpa di cui la Lega deve rendere conto e che non può scaricare su Monti o su altri: aver sempre difeso l’ex ministro dell’economia Tremonti, condividendo le scelte ed il metodo di lavoro e diventando, quindi, corresponsabile del disastro economico nel quale oggi ci troviamo ad annaspare.
Anni passati a temporeggiare , più che a governare.
L’ Italia, da paese fondatore dell’Europa, si è ridotta ad essere un “sorvegliato speciale”, un rischio per l’ Unione.
Troppo comodo adesso chiamarsi fuori, troppo furbo andare oggi all’opposizione.
Si può discutere sulle scelte del governo Monti, si può essere d’accordo oppure chiedere di rivederle, ma il dato di partenza rimane sempre lo stesso: a questo disastro non si doveva arrivare e chi ha governato negli ultimi anni, (Lega Nord compresa) porta un grave carico di responsabilità.
Aggrapparsi oggi nella strenua difesa dei 40 anni di contributi per il diritto alla pensione appare come una scelta strumentale ed insufficiente dopo aver votato condoni fiscali a ripetizione, aver condiviso i provvedimenti in materia di giustizia a difesa del cavaliere, aver salvato in Parlamento personaggi di dubbia qualità morale destinati ad alloggiare nelle patrie galere, aver aperto a Monza inesistenti sedi ministeriali, etc.
Non basterà un bagno purificatore nelle “sacre” acque del Po per lavare le colpe di Bossi e del suo partito.
E, mentre a Roma la Lega si sfila, ad Alessandria fa altrettanto.
A pochi mesi dalla fine del mandato del sindaco Fabbio la Lega, dopo aver sostenuto compatta l’attuale giunta per oltre quattro anni, si è chiamata fuori temendo, forse, un magro incasso alla prossime elezioni amministrative. La motivazione di questa ritirata sta nell’assenza di fiducia nel sindaco Fabbio e nell’ assessore al bilancio Vandone, dopo la sentenza della Corte dei Conti.
Eppure la Lega Nord ha sempre votato compattamente i bilanci presentati dall’assessore Vandone pur in presenza di obiezioni sollevate dal collegio dei revisori. Ma non solo.
La Lega Nord ha sostenuto complessivamente l’attuale giunta condividendone scelte e obiettivi.
Non si è sfilata quando sono state aumentate le rette della refezione scolastica; non si è opposta all’abbattimento del ponte Cittadella pur in assenza della necessaria copertura economica per la costruzione di quello nuovo; non ha alzato la voce di fronte alla gestione scellerata delle municipalizzate; non si è preoccupata che il Comune venisse meno ai suoi impegni con il Cissaca, mettendo a rischio l’assistenza alla fasce di popolazione più in difficoltà; non ha puntato i piedi sulla questione del Teatro Comunale vera perla di inefficienza ed incapacità di questa giunta.
Adesso, a pochi mesi dal voto, d’improvviso la folgorazione.
Ma, è una scelta tardiva, che non solleva la Lega Nord dall’ assunzione di responsabilità nel malgoverno della città.
Non quindi “Avanti popolo alessandrino” come campeggia sui manifesti della Lega in città ma piuttosto “Destati popolo alessandrino”, un’alba nuova già s’ approssima.

Chi nasce in Italia è italiano

13 DICEMBRE FOTOCRONACA DI UNA SPLENDIDA SERATA

Oggi in italia, vivono oltre 5 milioni di persone di origine straniera, 864 mila sono bambini e ragazzi nati o cresciuti in Italia.
Ed ogni anno ne nascono circa 50 mila in più. Questi bambini e ragazzi crescono con i nostri figli, frequentano le nostre scuole, le nostre piazze. è un loro diritto essere riconosciuti cittadini italiani.
Il Forum Immigrazione PD vuole portare il tema della cittadinanza all'attenzione dell'opinione pubblica e al centro del dibattito politico.
L’invito del Presidente Napolitano per una legge di cittadinanza dei figli di immigrati nati nel nostro Paese è un monito rivolto al Parlamento che non può rimanere inascoltato ; Si tratta di dare diritti e certezza di futuro a  giovani che fanno parte la base dello sviluppo economico, ma anche sociale e culturale del nostro Paese. Chiusure e diffidenze non considerano le trasformazioni in atto nella società ormai da decenni. Il Partito Democratico ha raccolto l’appello del Presidente mettendo a disposizione le proposte di iniziativa popolare, e durante continuerà la raccolta firme in merito.
Martedì 13 dicembre alle ore 20,30 alla Camera del Lavoro, Sala Marchegiani, via Cavour 27 Il Forum Immigrazione PD della provincia di Alessandria ha organizzato il convegno con:
Marco Piaciotti coordinatore Nazionale Forum Immigrazione PD, Maria Perino professoressa dell'università  orientale del piemonte- avogado- Sabah Naimi Forum immigrazione PD provincia di Alessandria e Nabile Bouassaba del Comitato regionale Italia sono anch'io. 
 Daniele Coloris, segretario PD Ceriana,  Daniele Borioli segretario provinciale PD e  le conclusioni s  di Rita Rossa, Candidata sindaco del Centrosinistra ad Alessandria.






martedì 13 dicembre 2011

Un altra manovra è possibile


     

La  prima stesura della manovra del Governo Monti, approvata nell' emergenza finanziaria in cui si trova il nostro Paese e che necessitava di uno sforzo e  una serie di sacrifici non ordinari, ha lasciato  l' amaro in bocca e soprattutto la sensazione che la tanto sbandierata equità non abbia trovato ( per ora )  lo spazio necessario. I provvedimenti relativi alla previdenza sono pesanti, non vanno nella direzione di un riequilibro, ma complicano la vita a molti lavoratori. Sono annunciate in questi giorni modifiche importanti alla proposta originale, è importante che passino, perchè sulle pensioni, settore che ha gia’ pagato prezzi salati negli anni precedenti, non puo’ gravare il peso prevalente. Il considerevole aumento dell’ eta’ per ottenere l’assegno pensionistico, le penalizzazioni per chi non ha almeno 62 anni e la decurtazione delle indicizzazioni, colpiscono in modo pesante e non vengono considerate categorie di lavoratori come quelli precoci o usuranti e la crescente difficoltà, specie nei giovani, ad avere una regolare vita contribuitiva.
Vediamo altresì provvedimenti decisamente più timidi in altri campi , le norme anti evasione sono poche e deboli, gli interventi sui costi della politica limitati e non si fa cenno ad una riduzione delle spese militari (non è questione di pacifismo a senso unico, anzi...ma ci servono proprio subito i famosi F35 ?.Scopriamo inoltre che le le frequenze televisive da sole possono valere addirittura metà dell' intera finanziaria, dovrebbe essere un intervento urgente..per mettere a posto i conti, ma non c è.  Un accordo con la Svizzera sui capitali esportati clandestinamente - sulla falsariga di quello fatto dalla Germania - permetterebbe di incassare almeno 5 miliardi di euro.
Una patrimoniale vera, come chiesta più volte dal PD, porterebbe sicuramente delle risorse, le quali non verrebbe chieste sempre alle solite categorie di lavoratori e pensionati, i quali pagano regolarmente le tasse.
Un taglio ai costi della politica non avrebbe solo un alto valore simbolico: tra riduzione dei rimborsi elettorali ai partiti, degli stipendi e dei vitalizi degli eletti, delle auto blu etc, verrebbero fuori cifre non indifferenti.Dal 1 gennaio 2012 tolti i vitalizi ai nostri parlamentari e le pensioni saranno calcolate con sistema contributivo. Un primo passo tardivo ma importante. Ora bisognerà portare gli stipendi ai livelli europei e togliere inutili privilegi
I giornali di destra  attaccano la manovra Monti, i parlamentari PDL in TV dicono che si deve fare di più per aiutare i poveri (mentre il loro capo blocca la patrimoniale), la Lega è passata all'opposizione più dura, mentre è responsabile di questo stato delle cose, e il PD e il centrosinistra si trova addossato tutte le responsabilità della manovra succhiasangue e salvaItalia.
Non dimentichiamo affatto chi ci ha portato verso il baratro, gli eccessi, i conflitti di interesse, la demagogia e l' arroganza dei governi Berlusconi; la Lega e il Pdl hanno pesanti responsabilità , troviamo indecente il comportamento soprattutto della Lega che non può certo ergersi a paladina di quel mondo del lavoro che ha contributo ad affossare.
La manovra del governo Monti è un freddo bagno di realtà. Salvare oggi il Paese dal fallimento ci costa molto più caro perché dobbiamo pagare gli interessi sui tre anni persi ad ascoltare le invenzioni di Berlusconi. Avremmo voluto risanare il Paese in modo più armonioso e graduale, ma il tempo è drammaticamente scarso: queste poche settimane decideranno della sorte dell'Italia e del tenore di vita nostro e dei nostri figli. 
Questa non è la manovra del Pd, è la manovra che nasce da un Parlamento che fino a ieri votava le finanziarie di Berlusconi, quelle sì inique al 100%. Perciò noi ci avremmo messo qualcosa di diverso sui grandi patrimoni e sulle pensioni, inserendo più lotta all'evasione e zero condoni. 
Anche sui costi della politica e aulla riforma degli enti intermedi il Governo Monti ha espresso posizioni in sintonia con i cittadini, su cui il Pd si era già espresso e che ora devono tornare subito al centro del confronto. La tracciabilità dei pagamenti passa da quota 2500 a 1000 euro. Significa più lotta all'evasione. I capitali rientrati con lo scudo fiscale vengono tassati . Significa mai più condoni.
Il Partito Democratico ha un compito non facile, stretto tra il senso di responsabilità verso il Paese e la consapevolezza di vedere cose che non vanno. Il Parlamento in questi giorni sta apportando modifiche significative, non sappiamo se  saranno accolte tutte le richieste.   ma proprio perchè molti ci ritengono punto di riferimento in questa fase, è necessario fare ogni sforzo rivolgersi e ascoltare le donne e gli uomini, le forze sociali che non condividono  e trovano ingiuste certe azioni, e fare di tutto per correggerle. Il parlamento inquesti giorni sta apportando modifiche significative  Il nostro è un punto di vista parziale, se volete periferico,ma fatto di contatti quotidiani con le realtà e i problemi delle persone e di molti altri della "cosidetta " base, che hanno certo cose da dire; chiediamo e crediamo valga la pena ascoltare e agire. Si può fare di più? Probabile e necessario,  ma ricordiamo che a questo governo abbiamo chiesto di salvarci dal fallimento in 17 giorni e che Monti è sostenuto dallo stesso Parlamento che votava le finanziarie di Berlusconi, quelle sì inique al 100%
     
 Cristina Mazzoni PD Fraschetta    Daniele Coloris   PD Ceriana