La tornata elettorale per le amministrative ha visto finalmente tornare il sereno sul campo del centro-sinistra italiano.
Si tratta di una vittoria consistente e convincente, validata da un elettorato distribuito su tutto il territorio nazionale.
Un elettorato che ha sì gradito la scelta del centro-sinistra ma è bene ricordare ha penalizzato fortemente la compagine elettorale PDL-Lega oggi al governo nazionale.
E’ comunque incredibile riuscire a realizzare quanto avvenuto, anche alla luce delle elezioni regionali dello scorso anno, che avevano sicuramente penalizzato più il centro-sinistra che il centro-destra, in particolare in Piemonte e Lazio.
Vorrei ora condividere con voi alcune considerazioni in merito al ruolo sostenuto dal Partito Democratico, nell’ambito delle coalizioni presentatesi al giudizio degli elettori.
Certamente i risultati del primo turno hanno fatto registrare una netta ripresa di voti al Nord, sia in termini assoluti che di %, rispetto alle regionali del 2010 con conseguente discesa del tandem PDL-Lega.
Mi permetto di dire che forse il travaso dei voti moderati, auspicati da tempo, ha iniziato ad avere luogo, ma certamente è maggiormente probabile che sia tornata la voglia al nostro elettorato storico di esprimere nuovamente il suo voto insieme alla protesta nei confronti del Governo nazionale.
Di conseguenza, seppur fortemente aiutati da una campagna elettorale stranamente sbagliata alla grande da parte di Silvio Berlusconi, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione con la stessa determinazione avuto sino ad ora.
Quello che, a mio giudizio, deve far riflettere è invece la capacità dei movimenti civili in città come Milano, Napoli, Cagliari di far preferire agli elettori un candidato non di estrazione PD, prima alle primarie e poi alla competizione vera e propria.
Certamente senza il volenteroso impegno diretto di tutto il partito e solo con quello delle forze più a sinistra della coalizione, difficilmente le vittorie sarebbero potute arrivare.
Rimane però il fatto che una particolare attenzione deve essere posta al ruolo delle primarie.
E’ in primis indispensabile organizzare primarie di coalizione, alle quali tutte le forze politiche dello schieramento diano valore e riconoscimento.
Successivamente non è il caso di imporre candidati presumibilmente vincenti per appartenenza partitica, ma ragionevolmente vincenti per credibilità nei confronti di tutta la cittadinanza.
In altre parole il Partito Democratico vince se presenta un candidato capace, credibile, con buone capacità comunicative e magari anche simpatico.
Per la città di Alessandria tutto questo mi pare sia immaginabile concretizzarlo in una figura femminile di alto profilo e di comprovata esperienza, la quale sappia aggiungere anche quella dose di creatività e sensibilità cara all’universo femminile.
In conclusione è ora di impostare la sveglia all’orologio del Comune per ricordare all’attuale Giunta che sono partiti i termini di preavviso per lo sfratto !!
Buon lavoro a tutti.
Maurizio
Si tratta di una vittoria consistente e convincente, validata da un elettorato distribuito su tutto il territorio nazionale.
Un elettorato che ha sì gradito la scelta del centro-sinistra ma è bene ricordare ha penalizzato fortemente la compagine elettorale PDL-Lega oggi al governo nazionale.
E’ comunque incredibile riuscire a realizzare quanto avvenuto, anche alla luce delle elezioni regionali dello scorso anno, che avevano sicuramente penalizzato più il centro-sinistra che il centro-destra, in particolare in Piemonte e Lazio.
Vorrei ora condividere con voi alcune considerazioni in merito al ruolo sostenuto dal Partito Democratico, nell’ambito delle coalizioni presentatesi al giudizio degli elettori.
Certamente i risultati del primo turno hanno fatto registrare una netta ripresa di voti al Nord, sia in termini assoluti che di %, rispetto alle regionali del 2010 con conseguente discesa del tandem PDL-Lega.
Mi permetto di dire che forse il travaso dei voti moderati, auspicati da tempo, ha iniziato ad avere luogo, ma certamente è maggiormente probabile che sia tornata la voglia al nostro elettorato storico di esprimere nuovamente il suo voto insieme alla protesta nei confronti del Governo nazionale.
Di conseguenza, seppur fortemente aiutati da una campagna elettorale stranamente sbagliata alla grande da parte di Silvio Berlusconi, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione con la stessa determinazione avuto sino ad ora.
Quello che, a mio giudizio, deve far riflettere è invece la capacità dei movimenti civili in città come Milano, Napoli, Cagliari di far preferire agli elettori un candidato non di estrazione PD, prima alle primarie e poi alla competizione vera e propria.
Certamente senza il volenteroso impegno diretto di tutto il partito e solo con quello delle forze più a sinistra della coalizione, difficilmente le vittorie sarebbero potute arrivare.
Rimane però il fatto che una particolare attenzione deve essere posta al ruolo delle primarie.
E’ in primis indispensabile organizzare primarie di coalizione, alle quali tutte le forze politiche dello schieramento diano valore e riconoscimento.
Successivamente non è il caso di imporre candidati presumibilmente vincenti per appartenenza partitica, ma ragionevolmente vincenti per credibilità nei confronti di tutta la cittadinanza.
In altre parole il Partito Democratico vince se presenta un candidato capace, credibile, con buone capacità comunicative e magari anche simpatico.
Per la città di Alessandria tutto questo mi pare sia immaginabile concretizzarlo in una figura femminile di alto profilo e di comprovata esperienza, la quale sappia aggiungere anche quella dose di creatività e sensibilità cara all’universo femminile.
In conclusione è ora di impostare la sveglia all’orologio del Comune per ricordare all’attuale Giunta che sono partiti i termini di preavviso per lo sfratto !!
Buon lavoro a tutti.
Maurizio
Nessun commento:
Posta un commento