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venerdì 23 marzo 2012

Quartieri in movimento

“ Quartieri in movimento”
Collegamenti per una Città Migliore
Incontro, testimonianze, video

Incontro, testimonianze video appunto, preceduti da un “apericena” in compagnia, una serata diversa con un andirivieni di persone in una Soms affollata per ascoltare le proposte e le considerazioni della nostra gente, perché oltre agli interventi importanti e qualificati di Mario Lovelli, Rocchino Muliere, Gianni Ivaldi e alcuni candidati, la serata si è sviluppata con le idee di addetti ai lavori sui temi della viabilità e trasporti, che uniti alle numerose foto e video hanno permesso uno sviluppo interessante degli argomenti proposti.
Siamo partiti dai ragionamenti sul collegamento del quartiere Cristo con il resto della città, storicamente e strutturalmente il nodo principale da affrontare, per parlare della qualità della vita e delle difficoltà delle persone (dai bambini in su...) e via via ci siamo spostati sui temi dei trasporti “classici” parlando di trasporto pubblico locale e ferrovie in una zona molto interessata a questi argomenti.
Ha iniziato e concluso i lavori Rita Rossa, che  non è certo nuova ai temi della viabilità e  dei trasporti in generale, numerose sono state le sue iniziative in merito negli anni scorsi, proprio partendo dal quartiere Cristo, non facendo mancare una puntuale e severa analisi della grave situazione finanziaria del Comune, con la determinazione e la chiarezza che ormai la stanno caratterizzando in questa campagna.
Le iniziative del PD Alessandria “La Città Reale”  proseguiranno a partire dalla Fraschetta.

Daniele Coloris































martedì 20 marzo 2012

Ormai ci siamo



Ormai ci siamo. Il countdown, che ci porterà alle elezioni per il rinnovo dell’ amministrazione comunale il 6 e 7 Maggio prossimi, è cominciato. Anche i più distratti passeggiando per le vie del centro, lo scorso week-end, se ne sono accorti. Vedendo la lunga fila di banchetti e gazebo, ognuno con la propria “chincaglieria” di sogni, da offrire al prezzo di un voto o di una preferenza. Alle fine si prevedono tra i 10 ed i 15 candidati sindaco e tra i 200 e 350 candidati per il consiglio comunale. Un affollamento che certamente non aiuterà il comune elettore a discernere tra le varie opzioni.  Anche il confronto tra i candidati, stante la vigente legge sulla par condicio, sarà pressoché impossibile almeno fino alla conclusione del primo turno elettorale.
Ed allora via ai “santini”, ai facsimile, alle spille, alle telefonate, agli sms, alle incursioni sul web, ai banner sui siti, agli annunci su facebook : tutto questo per la gioia delle tipografie e dei media locali.
Del resto ogni rito ha la sua liturgia e, quindi,  prepariamoci ad assistere, cercando almeno di cogliere le differenze che pur esistono tra le varie proposte.
Meritano a riguardo un’attenzione particolare le mosse dell’attuale sindaco che,  incassato il sostegno del proprio partito (il cui simbolo, per ora, sembra sparito…), ha iniziato la campagna elettorale con una serie di manifesti per le strade che decantano le sue “grandi gesta” in questo quinquennio. La riqualificazione di Corso Acqui , le fontane pubbliche, le telecamere di videosorveglianza, le piste ciclabili, l’illuminazione a led della città, persino… la sostituzione delle panchine! Tutte iniziative lodevoli (seppur da verificare nella loro completa attuazione) che si addicono più all’attività di  un assessore ai lavori pubblici che non a quella di un primo cittadino!
Il sindaco Fabbio, invece, dovrebbe dare alla città delle risposte più puntuali su altre questioni: sul bilancio, sulla recente sentenza della Corte dei Conti, sullo stato delle aziende partecipate, sul  destino del personale precario dei nidi e delle materne comunali, sul debito con il CISSACA, sulla qualità dell’aria che respiriamo, sullo sfaldamento della sua maggioranza,  sulla sua prossima convocazione in Procura della Repubblica accompagnato dall’ex assessore al bilancio e dall’ ex ragioniere capo,etc.
Di tutto questo non c’è traccia sui manifesti, ma non disperiamo… del resto  Fabbio è un sindaco che FA!
Ci piacerebbe inoltre sapere come mai, ogni volta che piove, alcune zone della città si allaghino regolarmente e si aprano crateri in tante strade: ma il sindaco non se ne preoccupa… Invia gli addetti con la macchina tappabuchi, la vera innovazione di questi anni, che come il 7° cavalleggeri nei vecchi film western, prontamente risolleva le sorti del nostro accidentato andare… almeno fino alla prossima pioggia!
E poi, ora che non c’è più un euro nelle casse comunali, che ne sarà del Piano Strategico per il futuro della città, così pomposamente presentato “urbi et orbi” con tanto di presenza del “maestro di cerimonie”, Bruno Vespa?
E se chiedessimo a chi lo ha preparato, incassando in 4 anni oltre 500.000 Euro, di aggiungervi un’appendice dal titolo: “Il Piano Strategico della città di Alessandria nel tempo del dissesto finanziario”?
Purtroppo, le ragioni per essere di buon umore sono finite da un pezzo mentre incalzano i problemi in tutta la loro drammaticità. Al momento le proposte alternative, offerte dai candidati sindaco in campo, salvo poche eccezioni, destano molte perplessità.
Chissà che la saggezza degli alessandrini, che si esprimerà con il  voto,  non metta un po’ di ordine in questa babele d’illusioni  e… di smodate  ambizioni!
Alla fine di tutto resta la città con i suoi abitanti.
Ed allora resto attaccato  pervicacemente ad un’idea di città che punta sull’organizzazione di una vita di qualità, che alimenta e compone speranze individuali con quelle collettive.
Una città che sperimenta un nuovo rapporto tra cittadini ed istituzioni e riscopre un’attitudine all’accoglienza verso le condizioni tipiche della fragilità umana.
E, in essa, un’amministrazione che propone la pianificazione come lo strumento per la promozione di uno sviluppo urbano sostenibile e  promuove la coesione sociale e la cittadinanza attraverso la piena partecipazione alla vita della comunità ed ai processi di scelta che riguardano il suo sviluppo nel segno della trasparenza e della legalità.
Un’illusione, un sogno? Può darsi. Ma del resto, sognare costa molto meno di un set di penne stilografiche… anzi,  non costa proprio nulla!

PS: Anche un lavoratore precario del nido o della materna comunale costa alla collettività, in un anno, meno del set di penne stilografiche recentemente acquistato da questa amministrazione per gli omaggi agli ospiti. Ma di questo il sindaco non ha tempo di occuparsi…! E’ troppo impegnato a coltivare le rose della Moldavia per fare di Alessandria una “ città fiorita”!

(dal blog di Appunti Alessandrini)

Roberto Massaro

lunedì 19 marzo 2012

Alcune Riflessioni Sulla Raccolta Rifiuti Ad Alessandria



Osservando i risultati della raccolta rifiuti della città di Alessandria si può notare come dall’esperimento sulla raccolta porta a porta iniziata nel mese di Agosto 2005 nel Quartiere Cristo si siano  ottenuti, da subito, risultati più che soddisfacenti raggiungendo la quota del 72%, e che questa sia man mano diminuita in percentuale con l’allargamento alle altre zone della città (circa il 50% attuale).
A confermare la necessità del servizio Porta a Porta sono i risultati ottenuti da due comuni in zone diametralmente opposte della nostra penisola come NOVARA governata dal Centro Destra e SALERNO governata dal Centro Sinistra che hanno ottenuto, con questo sistema quote superiori al 70% . Maggior merito si deve dare al Sindaco di Salerno perché questa città è collocata in una zona molto sensibile del Paese (l’esempio di Napoli i cui cittadini hanno passato momenti drammatici per l’emergenza rifiuti)  ed evidenzia quanto contino le scelte e il modo di renderle esecutive.
Certamente l’ostilità verso questo sistema da parte del Centro Destra definito troppo costoso e che, in caso di elezione del Sindaco Fabbio avrebbero “buttato a Tanaro”, ha contribuito, per alcuni  strati di popolazione, a differenziare in modo scorretto poiché il sistema di raccolta stradale non consente la facile individuazione dei trasgressori e sorprenderli sul fatto pare cosa alquanto improbabile, con il conseguente risultato di portare la percentuale di differenziata a perdere circa venti punti percentuale e facendo correre il rischio di incorrere nelle sanzioni previste per il mancato raggiungimento dei parametri dettati dalle normative Europee che innalza progressivamente, di anno in anno, la percentuale da raggiungere per limitare al massimo la costruzione di nuovi inceneritori o discariche a cielo aperto, cosa che nessuno vuole vicino a casa propria.
Consideriamo inoltre che la sostituzione dei cassonetti per la modifica del servizio che da Porta a Porta è passato a Stradale ha comportato un notevole esborso di denaro pubblico (svariati milioni di euro) che poteva essere evitato continuando con il vecchio sistema e utilizzando i vecchi cassonetti ancora efficienti, ma che ha ulteriormente abbassato la percentuale di differenzazione (circa 42%)
Oltretutto il servizio di raccolta stradale ha ridotto di molto i posti di sosta delle auto nelle zone dove sono stati posizionati e dove possiamo notare in modo costante molti veicoli in sosta sui passaggi per disabili,
La raccolta stradale che di fatto non permette il controllo tempestivo della correttezza della raccolta e l’individuazione del trasgressore penalizza soprattutto gli utenti virtuosi che in caso di sanzioni pagherebbero la loro quota pur avendo differenziato correttamente.
Nella valutazione fatta dal Circolo Ceriana del Partito Democratico del Cristo abbiamo individuato, da esperienze attuate dai Comuni della Val di Cembra (Trentino) che grazie alla predisposizione di un nuovo sistema di raccolta del rifiuto secco non riciclabile basato sul rilevamento degli svuotamenti che in futuro permetterà di calcolare una tariffa basata sul rifiuto prodotto da ogni singola famiglia.
Con questo sistema l’utente, per pagare di meno sarà invogliato a differenziare la raccolta con beneficio per l’ambiente e per le tasche degli utenti.
Purtroppo non sarà possibile modificare questo sistema e come per il Ponte Cittadella, il nuovo Sindaco, sia di destra che di sinistra, dovrà chiedere forzatamente nuovi sacrifici per i cittadini in momenti drammatici per il paese e se i nostri governanti non troveranno il modo di lasciare più soldi in tasca ai contribuenti come ad esempio permettere la detrazione di oneri come le spese di metano, essenziali per la vita delle persone.
Chiediamo sempre ai cittadini di avere senso di responsabilità e sacrificio per il bene del Paese, ma per il bene del Paese si parte sempre dal basso. Sarebbe ora che i sacrifici iniziassero a partire dall’alto e che gli amministratori pubblici usassero la diligenza del buon padre di famiglia e ripartissero le risorse dei tributi ripartendole equamente sui vari territori, ma sempre salvaguardando le fasce più deboli.
Sono sempre più numerose le famiglie che hanno bisogno di solidarietà e chi pretende  di voler vivere in una società civile dovrà dimostrare di meritarlo con i fatti.

Mauro Vercellese

martedì 6 marzo 2012

Incontro con Rita Rossa


Puntualissima nonostante i numerosi impegni la "nostra" candidata ha immediatamente suscitato l'interesse delle numerose persone presenti; realtà particolare quella del circolo Ceriana e della Soms con la sede contigua al circolo e a tutti gli altri locali, con la possibilità di incontrare gente diversa nello spazio di pochi metri.
Dire che Rita ha entusiasmato può sembrare una banalità, ma non posso usare altri termini; intervenuta dopo una introduzione del segretario e di alcuni esponenti della Ceriana ha, con un crescendo di toni, affrontato tutti i temi politici della città, con particolare riguardo al degrado della vita pubblica e ai bilanci disastrosi.
Come nelle primarie, un bell'inizio di campagna elettorale che ha pienamente convinto le tante persone accorse, non solo dal Cristo, e gli esponenti delle altre forze politiche presenti.

Forza Rita!

Daniele Coloris