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venerdì 23 dicembre 2011

AUGURI !

 

Come da tradizione, il circolo PD Ceriana ha organizzato presso i locali della Soms Cristo un incontro molto partecipato  per gli auguri e un aggiornamento sulla situazione politica  cittadina piuttosto convulsa e complicata.

Lega Roma – Alessandria: la strategia della ritirata

di Roberto Massaro

Ci sono evidenti analogie nell’atteggiamento assunto dalla Lega Nord a livello nazionale e a livello locale.
Nelle ore in cui a Roma il presidente Monti annunciava la sua amara ricetta, preparata per arginare il rischio di default dell’Italia, a Vicenza, in una situazione surreale, il sedicente Parlamento della Padania convocato dalla Lega Nord, lanciava la secessione secondo il modello cecoslovacco.
Non più con i fucili dei bergamaschi o con i carri blindati in piazza San Marco ma attraverso una separazione consensuale dallo Stato italiano; una forma di secessione “morbida”, secondo lo schema che nel 1993 portò alla pacifica nascita della Repubblica Ceca e della Slovacchia.
Per la Lega Nord si tratta del ritorno ad una strategia che, da un lato segna il ricompattamento del partito intorno al leader Bossi dopo i distinguo e le polemiche dei mesi scorsi e, dall’altro, la riproposizione di un mantra delle origini, seppure, in salsa moderata.
Nell’attesa che tutto ciò si compia, la Lega attraverso i suoi parlamentari e sotto la guida dell’ex ministro Maroni, “a Roma farà il culo a Monti” secondo l’illuminata indicazione dell’altro ex ministro Calderoli.
Francamente, di questo linguaggio triviale (e non solo di questo), non ne sentiamo la mancanza.
Per fortuna ci stiamo di nuovo abituando ad un modo di comunicare più consono al ruolo istituzionale di chi governa questo paese.
Ma ci sono due obiezioni che sorgono spontanee: a nome di chi la Lega chiede la secessione del Nord? Dei suoi elettori? Ma questi, comunque, anche nelle zone di maggior radicamento costituiscono una minoranza. E poi: non era il federalismo fiscale la nuova frontiera programmatica del partito di Bossi? Lo era a tal punto che su quell’ altare, negli anni di governo con Berlusconi, sono state sacrificate molte istanze della prima ora: la legalità, la lotta alla burocrazia e alla partitocrazia romana,etc. ingoiando bocconi amarissimi pur di rimanere il primo commensale alla tavola delle cene di Arcore.
Ma vi è un’altra grave colpa di cui la Lega deve rendere conto e che non può scaricare su Monti o su altri: aver sempre difeso l’ex ministro dell’economia Tremonti, condividendo le scelte ed il metodo di lavoro e diventando, quindi, corresponsabile del disastro economico nel quale oggi ci troviamo ad annaspare.
Anni passati a temporeggiare , più che a governare.
L’ Italia, da paese fondatore dell’Europa, si è ridotta ad essere un “sorvegliato speciale”, un rischio per l’ Unione.
Troppo comodo adesso chiamarsi fuori, troppo furbo andare oggi all’opposizione.
Si può discutere sulle scelte del governo Monti, si può essere d’accordo oppure chiedere di rivederle, ma il dato di partenza rimane sempre lo stesso: a questo disastro non si doveva arrivare e chi ha governato negli ultimi anni, (Lega Nord compresa) porta un grave carico di responsabilità.
Aggrapparsi oggi nella strenua difesa dei 40 anni di contributi per il diritto alla pensione appare come una scelta strumentale ed insufficiente dopo aver votato condoni fiscali a ripetizione, aver condiviso i provvedimenti in materia di giustizia a difesa del cavaliere, aver salvato in Parlamento personaggi di dubbia qualità morale destinati ad alloggiare nelle patrie galere, aver aperto a Monza inesistenti sedi ministeriali, etc.
Non basterà un bagno purificatore nelle “sacre” acque del Po per lavare le colpe di Bossi e del suo partito.
E, mentre a Roma la Lega si sfila, ad Alessandria fa altrettanto.
A pochi mesi dalla fine del mandato del sindaco Fabbio la Lega, dopo aver sostenuto compatta l’attuale giunta per oltre quattro anni, si è chiamata fuori temendo, forse, un magro incasso alla prossime elezioni amministrative. La motivazione di questa ritirata sta nell’assenza di fiducia nel sindaco Fabbio e nell’ assessore al bilancio Vandone, dopo la sentenza della Corte dei Conti.
Eppure la Lega Nord ha sempre votato compattamente i bilanci presentati dall’assessore Vandone pur in presenza di obiezioni sollevate dal collegio dei revisori. Ma non solo.
La Lega Nord ha sostenuto complessivamente l’attuale giunta condividendone scelte e obiettivi.
Non si è sfilata quando sono state aumentate le rette della refezione scolastica; non si è opposta all’abbattimento del ponte Cittadella pur in assenza della necessaria copertura economica per la costruzione di quello nuovo; non ha alzato la voce di fronte alla gestione scellerata delle municipalizzate; non si è preoccupata che il Comune venisse meno ai suoi impegni con il Cissaca, mettendo a rischio l’assistenza alla fasce di popolazione più in difficoltà; non ha puntato i piedi sulla questione del Teatro Comunale vera perla di inefficienza ed incapacità di questa giunta.
Adesso, a pochi mesi dal voto, d’improvviso la folgorazione.
Ma, è una scelta tardiva, che non solleva la Lega Nord dall’ assunzione di responsabilità nel malgoverno della città.
Non quindi “Avanti popolo alessandrino” come campeggia sui manifesti della Lega in città ma piuttosto “Destati popolo alessandrino”, un’alba nuova già s’ approssima.

Chi nasce in Italia è italiano

13 DICEMBRE FOTOCRONACA DI UNA SPLENDIDA SERATA

Oggi in italia, vivono oltre 5 milioni di persone di origine straniera, 864 mila sono bambini e ragazzi nati o cresciuti in Italia.
Ed ogni anno ne nascono circa 50 mila in più. Questi bambini e ragazzi crescono con i nostri figli, frequentano le nostre scuole, le nostre piazze. è un loro diritto essere riconosciuti cittadini italiani.
Il Forum Immigrazione PD vuole portare il tema della cittadinanza all'attenzione dell'opinione pubblica e al centro del dibattito politico.
L’invito del Presidente Napolitano per una legge di cittadinanza dei figli di immigrati nati nel nostro Paese è un monito rivolto al Parlamento che non può rimanere inascoltato ; Si tratta di dare diritti e certezza di futuro a  giovani che fanno parte la base dello sviluppo economico, ma anche sociale e culturale del nostro Paese. Chiusure e diffidenze non considerano le trasformazioni in atto nella società ormai da decenni. Il Partito Democratico ha raccolto l’appello del Presidente mettendo a disposizione le proposte di iniziativa popolare, e durante continuerà la raccolta firme in merito.
Martedì 13 dicembre alle ore 20,30 alla Camera del Lavoro, Sala Marchegiani, via Cavour 27 Il Forum Immigrazione PD della provincia di Alessandria ha organizzato il convegno con:
Marco Piaciotti coordinatore Nazionale Forum Immigrazione PD, Maria Perino professoressa dell'università  orientale del piemonte- avogado- Sabah Naimi Forum immigrazione PD provincia di Alessandria e Nabile Bouassaba del Comitato regionale Italia sono anch'io. 
 Daniele Coloris, segretario PD Ceriana,  Daniele Borioli segretario provinciale PD e  le conclusioni s  di Rita Rossa, Candidata sindaco del Centrosinistra ad Alessandria.






martedì 13 dicembre 2011

Un altra manovra è possibile


     

La  prima stesura della manovra del Governo Monti, approvata nell' emergenza finanziaria in cui si trova il nostro Paese e che necessitava di uno sforzo e  una serie di sacrifici non ordinari, ha lasciato  l' amaro in bocca e soprattutto la sensazione che la tanto sbandierata equità non abbia trovato ( per ora )  lo spazio necessario. I provvedimenti relativi alla previdenza sono pesanti, non vanno nella direzione di un riequilibro, ma complicano la vita a molti lavoratori. Sono annunciate in questi giorni modifiche importanti alla proposta originale, è importante che passino, perchè sulle pensioni, settore che ha gia’ pagato prezzi salati negli anni precedenti, non puo’ gravare il peso prevalente. Il considerevole aumento dell’ eta’ per ottenere l’assegno pensionistico, le penalizzazioni per chi non ha almeno 62 anni e la decurtazione delle indicizzazioni, colpiscono in modo pesante e non vengono considerate categorie di lavoratori come quelli precoci o usuranti e la crescente difficoltà, specie nei giovani, ad avere una regolare vita contribuitiva.
Vediamo altresì provvedimenti decisamente più timidi in altri campi , le norme anti evasione sono poche e deboli, gli interventi sui costi della politica limitati e non si fa cenno ad una riduzione delle spese militari (non è questione di pacifismo a senso unico, anzi...ma ci servono proprio subito i famosi F35 ?.Scopriamo inoltre che le le frequenze televisive da sole possono valere addirittura metà dell' intera finanziaria, dovrebbe essere un intervento urgente..per mettere a posto i conti, ma non c è.  Un accordo con la Svizzera sui capitali esportati clandestinamente - sulla falsariga di quello fatto dalla Germania - permetterebbe di incassare almeno 5 miliardi di euro.
Una patrimoniale vera, come chiesta più volte dal PD, porterebbe sicuramente delle risorse, le quali non verrebbe chieste sempre alle solite categorie di lavoratori e pensionati, i quali pagano regolarmente le tasse.
Un taglio ai costi della politica non avrebbe solo un alto valore simbolico: tra riduzione dei rimborsi elettorali ai partiti, degli stipendi e dei vitalizi degli eletti, delle auto blu etc, verrebbero fuori cifre non indifferenti.Dal 1 gennaio 2012 tolti i vitalizi ai nostri parlamentari e le pensioni saranno calcolate con sistema contributivo. Un primo passo tardivo ma importante. Ora bisognerà portare gli stipendi ai livelli europei e togliere inutili privilegi
I giornali di destra  attaccano la manovra Monti, i parlamentari PDL in TV dicono che si deve fare di più per aiutare i poveri (mentre il loro capo blocca la patrimoniale), la Lega è passata all'opposizione più dura, mentre è responsabile di questo stato delle cose, e il PD e il centrosinistra si trova addossato tutte le responsabilità della manovra succhiasangue e salvaItalia.
Non dimentichiamo affatto chi ci ha portato verso il baratro, gli eccessi, i conflitti di interesse, la demagogia e l' arroganza dei governi Berlusconi; la Lega e il Pdl hanno pesanti responsabilità , troviamo indecente il comportamento soprattutto della Lega che non può certo ergersi a paladina di quel mondo del lavoro che ha contributo ad affossare.
La manovra del governo Monti è un freddo bagno di realtà. Salvare oggi il Paese dal fallimento ci costa molto più caro perché dobbiamo pagare gli interessi sui tre anni persi ad ascoltare le invenzioni di Berlusconi. Avremmo voluto risanare il Paese in modo più armonioso e graduale, ma il tempo è drammaticamente scarso: queste poche settimane decideranno della sorte dell'Italia e del tenore di vita nostro e dei nostri figli. 
Questa non è la manovra del Pd, è la manovra che nasce da un Parlamento che fino a ieri votava le finanziarie di Berlusconi, quelle sì inique al 100%. Perciò noi ci avremmo messo qualcosa di diverso sui grandi patrimoni e sulle pensioni, inserendo più lotta all'evasione e zero condoni. 
Anche sui costi della politica e aulla riforma degli enti intermedi il Governo Monti ha espresso posizioni in sintonia con i cittadini, su cui il Pd si era già espresso e che ora devono tornare subito al centro del confronto. La tracciabilità dei pagamenti passa da quota 2500 a 1000 euro. Significa più lotta all'evasione. I capitali rientrati con lo scudo fiscale vengono tassati . Significa mai più condoni.
Il Partito Democratico ha un compito non facile, stretto tra il senso di responsabilità verso il Paese e la consapevolezza di vedere cose che non vanno. Il Parlamento in questi giorni sta apportando modifiche significative, non sappiamo se  saranno accolte tutte le richieste.   ma proprio perchè molti ci ritengono punto di riferimento in questa fase, è necessario fare ogni sforzo rivolgersi e ascoltare le donne e gli uomini, le forze sociali che non condividono  e trovano ingiuste certe azioni, e fare di tutto per correggerle. Il parlamento inquesti giorni sta apportando modifiche significative  Il nostro è un punto di vista parziale, se volete periferico,ma fatto di contatti quotidiani con le realtà e i problemi delle persone e di molti altri della "cosidetta " base, che hanno certo cose da dire; chiediamo e crediamo valga la pena ascoltare e agire. Si può fare di più? Probabile e necessario,  ma ricordiamo che a questo governo abbiamo chiesto di salvarci dal fallimento in 17 giorni e che Monti è sostenuto dallo stesso Parlamento che votava le finanziarie di Berlusconi, quelle sì inique al 100%
     
 Cristina Mazzoni PD Fraschetta    Daniele Coloris   PD Ceriana                                                                                                      

mercoledì 30 novembre 2011

Un salto di qualità per Vincere



Considerazioni ( amare )  e azioni su municipalizzate 

I risultati ottenuti alle primarie vanno considerati decisamente buoni data la presenza di solo due candidati, in una giornata non semplice per clima e concomitanza con altre iniziative. Molte iniziative del PD che hanno contribuito al successo così chiaro di Rita Rossa sono state organizzate dal circolo del Cristo e della Fraschetta con numerose serate di dibattiti, incontri e collaborazione alle altre iniziative.
Riteniamo doveroso che il partito, dopo il successo ottenuto, continui e intensifichi il percorso intrapreso, se pur ricco di ostacoli, per arrivare con idee chiare e un programma condiviso con la coalizione sulle tematiche fondamentali per la nostra città.
Quindi ci sembra necessario dover trattare  e riprendere numerosi temi, a partire dalle  Municipalizzate e Partecipate. Bene ha fatto il gruppo consigliare a votare contro la privatizzazione selvaggia, dell’AMIU e riteniamo che anche la possibiltà di un simile provvedimento per l’ATM vada affrontato con la stessa caparbietà, limitandone la svendita vera e propria.
Si tratta di aziende che in questi anni sono state gestite malissimo, a livello finanziario e di servizi (la diminuzione della percentuale di raccolta differenziata o il pressochè nullo incentivo ad usare i mezzi di trasporto pubblici ), la stessa ATM non è ancora in regola con i contributi dei dipendenti e nel solo 2010 ha perso quasi 1 milione di euro ; ci sembra perciò assurdo far pagare alla collettività gli errori di gestione.
Crediamo che sia fondamentale come anche in altre partecipate e municipalizzate, l’azzeramento dei vertici oggi in carica per procedere ad una amministrazione trasparente ed efficiente, tenendo presente che sarebbe opportuno il ridimensionamento del numero delle partecipate stesse.
Questo è solo il primo punto e l’inizio per un periodico confronto sui temi della campagna elettorale che come segretari dei due circoli e componenti del coordinamento, intendiamo affrontare con i cittadini.
A tal proposito, entro il prossimo mese di dicembre proponiamo di organizzare assemblee dove presenteremo delle vere e proprie idee di programma , che partono dalle zone per convergere verso un unico progetto.
Ci preoccupa molto la  forte frammentazione  che  ci troveremo alle elezioni comunali  data dall’elevato numero di candidati alla carica di sindaco e l inevitabile proliferare di liste, è perciò indispensabile che il PD faccia il salto di qualità per permettere alla nostra candidata di avere un ruolo forte e vincente.

Cristina Mazzoni segretaria Pd Fraschetta                         
                                                                     Daniele Coloris segretario PD Ceriana

venerdì 11 novembre 2011

Domenica 13 Novembre, Primarie.

per RITA ROSSA SINDACO

E' il momento della verità. Domenica 13 novembre dalle 8 alle 20 voteremo per scegliere il nostro futuro candidato Sindaco, il candidato del Centrosinistra  Alessandrino che affronterà  Piercarlo Fabbio ( salvo sorprese..)  nelle prossime elezioni  comunali di primavera, oltre ad una miriade di  altri (annunciati) aspiranti in cerca di uno spazio. Il percorso per arrivare alle primarie di coalizione non è stato facile, lo abbiamo detto più volte, e va salutato con orgoglio dal momento che  ha rappresentato anche un primo passo verso la costruzione di un programma condiviso ; ci abbiamo sempre creduto, consci che le Primarie siano un valore  e una novità fondamentali del Partito Democratico.
E' importante che tutti quelli che hanno a cuore un cambiamento vero dopo la disastrosa esperienza del Centrodestra in Alessandria si rechino ai seggi previsti in ogni circoscrizione ( alla Sud come da tradizione alla Soms Cristo) per legittimare una scelta che peserà sul futuro della nostra città.
Si sono confrontati in queste settimane  Mauro Buzzi e Maria Rita Rossa su programmi, idee e valutazioni su come cambiare e far rinascere Alessandria in un momento amministrativo particolarmente difficile, per non dire drammatico ; rivendichiamo con orgoglio il fatto di aver organizzato un riuscito confronto pubblico tra i due sfidanti, oltre alle diverse iniziative per la nostra, e di tutto il PD,  Candidata  , che proprio dal Cristo ha iniziato la propria campagna elettorale.
Candidata che è Rita Rossa, donna capace e sensibile ,che in questi anni ha svolto con competenza e serietà i propri ruoli istituzionali, professionali  e che dimostra di avere idee chiare e capacità di ascolto per risollevare le sorti della nostra città.
Domenica TUTTI a votare !

Daniele Coloris, Segretario       
il Direttivo circolo PD Ceriana



martedì 8 novembre 2011

L’antipolitica è solo altrove?

di Roberto Massaro
Smentendo tutte le ultime indagini di sociologia e i soliti luoghi comuni, ad Alessandria è sbocciata nuovamente la passione per l’impegno politico. Segno che nella nostra città la disaffezione alla politica e l’avversione alla casta non hanno attecchito mentre si è riscoperto un nuovo civismo e una nuova voglia di partecipazione. Ma è proprio così? Propongo qualche riflessione per cercare di capire ed interpretare gli eventi. Innanzitutto un dato numerico. Cinque anni fa al primo turno delle elezioni amministrative, vinte largamente dal sindaco Fabbio, i candidati in corsa erano cinque. Oggi, a sei mesi dalle elezioni, sono già almeno una decina coloro che hanno annunciato la propria discesa in campo. Ma, pare, che il numero sia destinato a salire ulteriormente mancando ancora all’appello qualche partito o lista civica. Di fronte a questo quadro, sorgono tre considerazioni. La prima è che una ridotta capacità dell’esame di realtà caratterizza in alcuni casi i candidati. Questi, con malcelata ambizione, ritengono infatti che la buona volontà e qualche lodevole idea siano sufficienti per amministrare una città come Alessandria, gravata dall’evidente stato di sofferenza del bilancio, causato dal malgoverno dell’attuale giunta. Saranno necessarie, invece, una visione complessiva, una notevole capacità amministrativa e una squadra ricca di competenze e professionalità. La seconda considerazione individua l’aspetto più deteriore di questa fioritura di candidature: tanti candidati possono impedire una vittoria al primo turno con conseguente rinvio al ballottaggio dove le liste minori avranno l’opportunità di far pesare il loro pacchetto di voti in cambio di posti in giunta o nelle municipalizzate. Ovviamente tutto questo in nome di un “nuovo modo di far politica alternativo alla destra e alla sinistra” che alcuni di questi candidati immaginano di incarnare. Ecco allora che per i cittadini di Alessandria diventa importante discernere la qualità morale insita non solo nelle singole scelte, bensì anche nel modo di operarle. La terza considerazione è che questa situazione svela la crisi dei partiti tradizionali. I riferimenti ideologici e di valore a cui si ispiravano sono stati sostituiti, in molti casi, dalla fiducia personale. Il rapporto con la società avviene sempre meno attraverso la partecipazione e l’organizzazione e sempre più attraverso la comunicazione e i media. Ne segue un costume politico che non cerca il dialogo e che non si confronta. E’ cresciuta pertanto l’idea della politica intesa come luogo del successo in cui è possibile chiedere deleghe a governare, non sulla base di programmi condivisi e credibili, bensì su promesse generiche. Bene ha fatto allora il centrosinistra, andando controcorrente, a promuovere le primarie che avranno luogo domenica prossima, 13 Novembre. Mauro Buzzi e Rita Rossa hanno incontrato in queste settimane quei cittadini che non vanno più nelle sezioni di partito, che sono un po’ frastornati dalla crisi e inquieti per il futuro, che non affollano i ristoranti e non prendono abitualmente l’aereo. Li hanno incontrati nei bar, ai mercati, di fronte ai centri commerciali, nelle piazze. Li hanno ascoltati e, cercando di interpretare le loro attese, hanno definito se non ancora un programma amministrativo, alcune idee forti sulle quali aprire dei cantieri di elaborazione nei prossimi mesi, indipendentemente dal risultato di domenica prossima. Anche per i credenti, sia chiaro, non è più il tempo della noncuranza e del silenzio come molte volte nelle ultime settimane ci è stato ripetuto da eminenti esponenti dell’episcopato. Come siamo pronti a scattare di fronte agli attentati all’integrità e al valore della vita, con altrettanta prontezza dobbiamo esigere risposte convincenti a domande molto concrete. Quali proposte contro le povertà e l’emarginazione? Quali iniziative per arginare la disoccupazione, la mancanza di case, il degrado dei territori? Quali servizi per i giovani, gli anziani, i bambini, le famiglie, i diversamente abili? Quale idea di mobilità sostenibile, di urbanistica e di rispetto dell’ambiente? Quali impegni per la trasparenza amministrativa, il rispetto della legalità e la partecipazione dei cittadini oltre il momento elettorale? Quale impulso alla cultura, allo sport e al turismo in questa città? Qual è l’idea di sicurezza e come si pensa di declinarla? Quali progetti in materia di diritti e pari opportunità? Quale piano per l’educazione alla convivenza con i cittadini provenienti da altri paesi? Questa dovrebbe essere, a mio parere, per i credenti (e non solo) la griglia di valutazione sulla quale misurare le proposte offerte dai vari candidati per il governo di questa città, luogo di profezia e di speranza.

(da Appunti Alessandrini nr 10/2011)

giovedì 27 ottobre 2011

Raccolta Differenziata - Nuovi Bidoni... in notturna... -


Una svolta nella raccolta differenziata nella zona Cristo-Norberto Rosa; questa notte e sottolineo notte (ore 21:30-22:00) hanno consegnato i nuovi bidoni per la raccolta dei rifiuti. Questi sono stati posizionati e poi rifiniti con gli ormai famosi nastri bianco-rossi. Sinceramente, mentre assistevo allo spettacolo dalla finestra della mia abitazione, ho trovato alquanto curioso l'orario dell'avvenimento e subito mi è tornato alla mente lo sforzo, anche economico, che ogni condominio di questa parte della città aveva fatto per predisporre nei propri cortili o spazi una zona di raccolta, talvolta con pedana inclinata e conseguente pavimentazione, atta ad ospitare i bidoni condominiali e a permettere l'accesso al personale addetto. Ricordo anche l'impegno profuso da tutti nel cercare di "differenziare" il più possibile e a rendere quelle aree ordinate e pulite. Fatico sinceramente a pensare che questa nuova soluzione possa migliorare la qualità del servizio e credo che nessuno potrà ricambiare l'impegno, ricordo anche economico, che ognuno aveva speso nei confronti della Raccolta Differenziata.
BuonaNOTTE a tutti!

Giulio Noccioli

sabato 15 ottobre 2011

Primarie 2011 - Incontro con i Candidati -





Oggi alle 12 è scaduto il termine per la presentazione delle candidature alle primarie del centrosinistra alessandrino, che si svolgeranno il prossimo 13 novembre. Il 16 ottobre è dunque il primo giorno effettivo di campagna elettorale e la festa del Cristo, con i tradizionali banchetti e la grande partecipazione, diventa l'occasione per un primo confronto tra i candidati che alle 17 di domenica verranno “torchiati” da giornalisti e cittadini interessati a valutare le proposte e le idee del prossimo candidato Sindaco di Alessandria. Il percorso per arrivare alle primarie di coalizione (PD-SEL-FdS-IdV-Moderati) non è stato semplice e credo rappresenti un grande risultato di democrazia e probabilmente anche di partecipazione. Alcune polemiche, in parte inevitabili e in parte superabili, devono lasciare spazio allo spirito di fondo di questo tipo di competizione che con la forza delle idee e l'impegno di persone diverse dà vita ad una proposta unica per vincere assieme la sfida contro il centrodestra. E' importante che le forze politiche costruiscano, assieme ai candidati, un programma che permetta di avere basi credibili per governare questa città e uscire dalla crisi in cui è finita. Tutti i problemi dei territori e quelli complessivi devono essere affrontati con una particolare attenzione alla situazione finanziaria del Comune di Alessandria, con tutte le ricadute anche occupazionali che sta provocando in molte partecipate/municipalizzate in un periodo di grosse difficoltà generali.



Sul tema del dissesto finanziario, nel quale è precipitato il nostro Comune, verterà molta parte della giornata, con banchetti e volantinaggio sino dal mattino. Vogliamo esprimere la nostra protesta e preoccupazione innanzitutto come cittadini di Alessandria, prima ancora che come rappresentanti di un partito. La relazione della Corte dei Conti denuncia gravi irregolarità contabili che rischiano di mettere a soqquadro le finanze locali. Particolarmente significativa è la situazione relativa al Consorzio CISSACA, i trasferimenti a favore del quale, indicati in 2.500.500 € nel bilancio di previsione 2010, sarebbero stati ridotti a 30.000 a consuntivo.
Il consuntivo 2010 del predetto consorzio indicherebbe che lo stesso ha regolarmente continuato a funzionare nel corso del 2010 e che l’entità della quota a carico del Comune di Alessandria, anziché ridursi, sarebbe lievitata ad euro 2.739.526 €. La più volte citata Atm che continua a perdere soldi in maniera consistente o il fallimento della politica Amiu che ha tolto il porta a porta senza ridurre i costi per i cittadini o migliorare i conti aziendali sono altri episodi che gridano vendetta

Partecipano tra gli altri PD Alessandria, Gianni Ivaldi.Cristina Mazzoni e Prossima Fermata
Il Pd in maniera coesa e dura, assieme alle forze politiche e sociali, deve continuare a contestare questa politica dissennata che ha provocato preoccupazione e danni.
Daniele Coloris, segretario PD Ceriana

venerdì 30 settembre 2011

E..state a Fiuggi!


di Roberto Massaro
Il nostro sindaco è stato recentemente premiato al Fiuggi Family Festival con la seguente motivazione: “sindaco difensore della famiglia”. Le politiche familiari della nostra amministrazione sono state giudicate seconde solo a quelle del Comune di Venezia. Questa notizia, è stata più volte ripresa dai media locali e sbandierata con orgoglio dall’attuale giunta per tutto il periodo estivo.
Non mi permetto di esprimere giudizi sui criteri adottati dalla commissione esaminatrice, ne sulle griglie di valutazione utilizzate nello stilare la classifica. Mi sia consentito almeno un ragionevole dubbio sul modello di FAMIGLIA oggetto del concorso. Oggi il pianeta famiglia è molto più complesso del modello “mulino bianco” che talvolta si intende considerare come standard. Esso comprende un variegato ventaglio di tipologie. Ci sono le persone che vivono sole e che risultano essere celibi/nubili, separati/divorziati e vedovi/e. Esistono, poi, le famiglie con un nucleo, vale a dire composte dalla coppia coniugale con o senza prole o da un solo genitore con figli. In quest’ultimo caso i nuclei monogenitoriali sono composti nella grande maggioranza da donne con figli. A queste si aggiungono i cosiddetti “nuclei ricostituiti” dove almeno un genitore proviene da un precedente vincolo matrimoniale. Stante questa situazione, è difficile oggi, ricondurre la famiglia in Italia secondo una modellistica semplice. Sono molteplici i fattori sociali, culturali ed economici che determinano il volto attuale della famiglia. Invecchiamento della popolazione, riduzione dei tassi di fecondità e nuzialità, cambiamento del ruolo della donna, diffusione di un orientamento culturale che considera la famiglia come un affare privato. Contemporaneamente l’aumento delle convivenze,delle separazioni e dei divorzi toglie alla famiglia quella funzione tradizionale di marcatore del passaggio da una fase all’altra del ciclo della vita, in una progressione lineare: vita nella famiglia di origine, fidanzamento,matrimonio e generazione dei figli.
Quali attenzioni e azioni devono essere messe in campo da una amministrazione pubblica, libera da compiacenti dogmatismi confessionali per aiutare concretamente l’istituto familiare così come sopra tratteggiato? Sono state create reti sociali di aiuto, solidarietà ed amicizia tra le famiglie? Sono stati incoraggiati, rassicurati ed accompagnati i genitori attraverso la valorizzazione e la promozione delle loro risorse e competenze? Sono stati creati Centri per le Famiglie a forte carattere preventivo a sostegno soprattutto delle famiglie giovani che, più di altre, hanno difficoltà a conciliare orari di lavoro, crescita dei figli e gestione della vita familiare? In quale modo è stato facilitato e sostenuto l’accesso alla prima casa per le nuove famiglie? Quale impulso è stato dato all’istituto della mediazione familiare che costituisce un valido supporto per tutti genitori che, in modo consapevole e responsabile, desiderino mantenere una relazione valida e continuativa con i figli, nonostante la separazione coniugale. Sono stati incentivati e sostenuti i servizi per l’infanzia, gli asili nido, gli spazi ludico-ricreativi e culturali, le associazioni di volontariato, le iniziative di accoglienza ed integrazione degli stranieri, i centri di ascolto e i consultori, le attività di prevenzione a livello socio-sanitario? Nel modello valutativo del Fiuggi Family Festival sono stati considerate queste opzioni? Ed inoltre, come è stato valutato l’aumento del 20% della retta per la refezione scolastica applicato da questa amministrazione? Questa misura non ha forse sfavorito le famiglie già alle prese con i problemi del lavoro e della crisi economica? Ed il mancato finanziamento al Cissaca, non ha forse penalizzato le attività a sostegno delle famiglie più fragili? Francamente stento ad individuare dei meriti di questa amministrazione comunale sul tema delle politiche familiari tali da giustificare un premio al nostro sindaco! Forse si è riusciti in qualche modo ad incantare la giuria di Fiuggi, ma tra pochi mesi, una più vasta platea (i cittadini di Alessandria) sarà chiamata a valutare l’operato di questa amministrazione. Ed allora, forse , il premio sarà diverso.

da Città Futura

lunedì 29 agosto 2011

Pensioni o politica da riformare?

Roberto Massaro
Ancora una volta le pensioni. Sembra quasi che una manovra economica che non contempli un “intervento strutturale sulle pensioni” non abbia ragion d’essere. Non sono bastate le riforme Dini e successivamente quella Maroni a rimettere in sesto la spesa previdenziale sulla quale pesano regalie (pensioni baby) che nel tempo hanno aggravato di costi il sistema pensionistico. Certamente la vita media (ma non quella di tutti…) si è allungata. Ma in un paese come il nostro, dove l’evasione fiscale è un dato vergognoso, non è accettabile rimettere sempre in discussione il capitolo delle pensioni. Ciò che rende questi interventi ancora più inaccettabili è che a proporli sono coloro che o godono già di un ricca pensione mensile o hanno uno stipendio talmente alto che al momento del ritiro dal lavoro attivo non dovranno affrontare certamente problemi di sopravvivenza. Quando ascolto i nostri politici di destra, centro e sinistra che dissertano su questa materia mi ritorna in mente il versetto 4 del cap. 23 del Vangelo di Matteo: “Gli scribi e i farisei legano pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito”. Si discute di età anagrafica, di anni di contribuzione, di pubblico e privato come se tutte le persone e tutti i lavori fossero uguali. Ma ci sarà una differenza tra una donna con famiglia che lavora sui tre turni ad una catena di montaggio e un’altra donna di pari età e situazione familiare che lavora dietro una scrivania? C’è differenza tra un operaio che lavora a ciclo continuo (compresi quindi sabati, domeniche, feste laiche o religiose) con il giorno di riposo che cade a caso durante la settimana e un impiegato di un ente pubblico? Non si tratta di demagogia, ma di tenere presente quel principio a cui si ispirava Don Milani “non fare parti uguali tra diseguali”! La qualità e la lunghezza della vecchiaia di un individuo non dipendono, forse, anche dal tipo di occupazione e dalla fatica accumulata in una vita lavorativa? Non tener conto di questo è un atto di superficialità. L’argomento “pensioni” pertanto non può essere risolto in pochi giorni con la conversione di un decreto legge. Poiché ogni intervento su questa materia tocca la vita presente e futura di milioni di lavoratori, è necessario muoversi con cautela e con equità. Purtroppo si deve anche registrare l’incomprensibile divisione tra le maggiori organizzazioni sindacali, mentre sarebbe necessaria una loro piattaforma comune. Ma ciò che è ancora più grave, in questo momento storico, dove si richiede di nuovo alla popolazione di “tirare la cinghia”, è che la nostra classe politica non ha più l’autorità morale per imporre sacrifici. Prima di intervenire sulle pensioni e di riformare il welfare, gli italiani chiedono a tutta la classe politica di incidere sui privilegi di cui ha goduto per troppo tempo e che nessun politico di destra, centro o sinistra, laico o cattolico ha mai pensato di denunciare. Nemmeno gli attenti radicali. Questa classe politica, messa ormai sotto tutela da banchieri e tecnocrati, ha agito da padrone dello Stato e non da servitore. In particolare il centrodestra ed il governo ci hanno raccontato per mesi un’altra Italia: solida, reattiva. Poi di colpo ci siamo ritrovati sull’orlo del baratro stretti tra una crescita prossima allo 0 e l’ annosa fragilità dei nostri conti pubblici. Inoltre, mentre si chiede di prolungare la vita lavorativa, chi sta pensando seriamente al futuro delle nuove generazioni costrette a navigare a vista in un presente disseminato di scogli e di macerie etiche oltre che economiche? I dati ISTAT sono drammatici: la disoccupazione giovanile è al 30%; oltre 2 milioni di giovani “fantasma” né studiano né lavorano; la massa di precari di quasi 4 milioni è quasi interamente composta da giovani che, inseriti nel mondo del lavoro con la flessibilità, rischiano di rimanere precari a vita. Mentre la “casta” ha badato ai propri privilegi e alle proprie impunità, i giovani alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid hanno cercato qualcuno che parlasse loro del senso della vita e non solo di ricchezze e veline. Serve una scossa etica dopo anni di silenzi ed ipocrisie. Serve una nuova classe dirigente, che viva l’impegno politico come una passione e non come un mestiere ben retribuito. Serve una nuova generazione che sia in grado di riportare la politica a governare l’economia ed il mercato e non viceversa altrimenti come canta Battiato nel suo Inneres Augeche cosa possono le leggi dove regna soltanto il denaro? La giustizia non è altro che una pubblica merce… di cosa vivrebbero ciarlatani e truffatori se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente.”
(dal sito di Città futura)

domenica 21 agosto 2011

Il Partito Democratico per Alessandria


Daniele Coloris segretario PD Ceriana   Cristina Mazzoni segretaria Pd Fraschetta  

Le valutazioni e le richieste fatte a livello di circolo, assemblea e in generale i contatti a vari livelli con la realtà alessandrina ci impongono alcune considerazioni, che riteniamo debbano essere priorità per il Pd e il Centrosinistra in Città. La preoccupazione maggiore per Alessandria è la crisi economica, presente in ognuno dei temi elencati e che non trova nessuna indicazione e possibilità di risoluzione a livello locale; anzi, le possibilità di sviluppo che il nostro territorio può e deve avere, sono state vanificate da scelte errate fatte dall’attuale amministrazione che ha compromesso soprattutto la possibilità di rilancio occupazionale.
Municipalizzate: la cattiva gestione economica e clientelare ha portato soprattutto in ATM (a un passo dal fallimento) e AMIU a gravi rischi per i dipendenti, che sono scesi in piazza con i sindacati per difendere il loro posto di lavoro. Non ingannino i bilanci presentati, tanto è vero che il debito strutturale sta aumentando, non vengono pagati i contributi previdenziali e allo stato attuale non sono in grado di assicurare una gestione decente per il futuro. I debiti, soprattutto verso il CISSACA, la cessione di Aristor accentuano la grave situazione economica e sociale della città.
Ambiente: La tutela dell'ambiente resta sempre uno degli aspetti sul quale orientare le politiche di una amministrazione; oggi, a differenza di qualche decennio fa, è possibile coniugare meglio la tutela dell'ambiente con lo sviluppo industriale mantenendo la vocazione produttiva delle nostre aree, come ad esempio la Fraschetta, selezionando adeguate politiche di bonifica e spingendo la produzione industriale verso i settori di più alta qualità. Vogliamo che il polo industriale di Spinetta continui a vivere e continui a dare occupazione. Ma proprio la risoluzione del problema ambientale della Fraschetta e della Città ne è la necessaria condizione.
Infrastrutture: le scelte assurde in tema di logistica (spostata solo sulla carta a San Michele senza collegamenti ferroviari), hanno non solo precluso qualsiasi possibilità di sviluppo in questo settore che teoricamente avrebbe portato a numerosi posti di lavoro, ma anche affossato lo scalo ferroviario che da grosso impianto è diventato una enorme struttura semi abbandonata; sempre nel campo ferroviario la perdita dei collegamenti principali, le scelte (o non scelte) sui parcheggi della stazione, sui numerosi passaggi a livello del territorio sono sinonimo colpevole di disinteresse verso un settore strategico come quello del trasporto, come peraltro è evidente anche nella vicenda di Arenaways a rischio chiusura (74 lavoratori).
Viabilità: non ha pagato la scelta di un centro città aperto al traffico legato agli aumenti dei costi dei parcheggi, le difficoltà di collegamento con la Fraschetta, il quartiere Cristo quasi isolato, con tutti i problemi commerciali inerenti a tale situazione. Una seria politica sul trasporto pubblico non è mai stata affrontata. Le zone 30 e Ztl sono servite solo a far “cassa” e percentuali, ma sono mal dislocate per non dire fasulle. C'è la necessità di progetti nuovi e efficienti, ma vediamo che tutti i problemi sono elusi e non affrontati, puntando solo alla realizzazione costosissima e incerta del ponte Meier.
Rifiuti: Le schizofreniche scelte fatte sulla raccolta attualmente "differenziata" solo rispetto alle varie zone della città, non solo non ha portato a benefici economici nella gestione del AMIU, ma ha compromesso la buona percentuale di raccolta che si stava attuando con il porta a porta in progressiva dismissione.
Salute e Servizi: Questa amministrazione ne sta riducendo la qualità e quantità, dall’aumento delle rette degli asili alla trascuratezza nell’affrontare la salute dei cittadini, con la vicenda delle farmacie comunali vendute non si sa ancora bene a chi e la desolante rinuncia alla prospettiva della costruzione del nuovo ospedale di Alessandria da parte dell’Amministrazione Comunale e della Giunta Regionale.
Cultura: Il teatro comunale, su cui la precedente giunta regionale aveva fatto importanti investimenti economici e politici è chiuso ormai da quasi un anno senza che si veda una data certa di riapertura.
La contestata approvazione del Bilancio Comunale (con il parere negativo dei revisori), l'indagine sul Ragioniere Capo del Comune e l'arresto di un consigliere comunale sono il risvolto finale e tragico, che certifica innanzitutto il fallimento politico di questa amministrazione, oltre a quello finanziario; i numeri negativi e le scelte sbagliate la dicono lunga sull’ incapacità di trovare soluzioni. La moralità e serietà sulle scelte politiche e sulle persone devono essere per tutto il centrosinistra punto di riferimento e motivo di discrimine assoluto.

Riteniamo che il PD Alessandrino, che deve completare l'opera di radicamento in tutti i territori della città, debba continuare la denuncia su questi temi, fare della comunicazione e del contatto con le persone un motivo di vita politica giornaliera; solo così e con un programma serio e condiviso possiamo accreditarci del successo nelle prossime elezioni.
La scelta delle primarie entro l'autunno e il confronto sulle linee guida con le altre forze politiche sono i passaggi necessari e urgenti per costruire ad Alessandria una coalizione vincente e avere un candidato a Sindaco che possa essere il punto di riferimento della nostra campagna elettorale.
Il Partito Democratico della città di Alessandria, nella sua interezza e articolazione locale ha tutti gli strumenti e le capacità per affrontare la situazione politica attuale; la legittimazione, le nostre proposte e azioni sono e devono essere la nostra forza. Siamo e dobbiamo essere all’altezza della situazione, semplicemente orgogliosi di rappresentare il PD in questa città.

martedì 9 agosto 2011

SIRIA, 2011

Ziaad Morad Agha

La Siria sta attraversando un periodo tragico; ci sono già più di 3.000 morti, più di 30.000 prigionieri politici e si parla di 100.000 feriti. L'esercito bombarda e spara per uccidere, alcune città sono ormai città fantasma ove non c'è più nessuno, solo l'esercito, che ruba e uccide coloro che non hanno potuto lasciare queste città. 
Ad Hama per esempio non c'è  un ospedale che funzioni e bambini neonati sono morti a causa della mancanza di elettricità, la città è da 4 giorni senza acqua, elettricità e cibo. Ci sono oltre 400 morti, molte case bruciate ed una guerra con carri armati, cannoni, missili, etc... contro i civili. In Hama ci sono tanti corpi senza vita per le strade, è una città senza anima. Tutto questo accade e nessuno fa niente per fermare il massacro.

martedì 2 agosto 2011

E' FESTA! 4 giorni di divertimento e politica

Dal 15 al 18 Luglio abbiamo dato tutto quello che potevamo dare, ma siamo strafelici e soddisfatti del risultato che la Festa del PD al Cristo ha ottenuto; l'obiettivo, ambizioso lo ammettiamo, di far convivere le riuscite esperienze di divertimento degli anni scorsi con dei contenuti politici e di lanciare dei precisi messaggi al quartiere e alla città è pienamente riuscito. 



Dalla raccolta rifiuti, ai temi del lavoro, all'integrazione, sono stati momenti importanti e riusciti, crediamo di aver raccolto delle istanze e fatto delle proposte che vogliono essere la base per il Partito Democratico di Alessandria che si candida a governare questa città. 
Abbiamo parlato di argomenti concreti per e dalla gente ed è stato apprezzato il taglio dinamico e snello attraverso le interviste fatte ai personaggi intervenuti, l'uso dei mezzi multimediali per comunicare e le raccolte firme su temi sentiti come il porta a porta e la sicurezza stradale.
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Insomma un lavorone...ma ne valeva la pena