Il disinteresse e il continuo perdere pezzi e qualità delle ferrovie alessandrine è ormai una cronaca progressiva e quotidiana, le speranze di un qualche rilancio nel traffico merci sono ridottissime e negli ultimi due anni si è verificato anche una riduzione dell offerta per il traffico viaggiatori, specie nelle tratte a lunga percorrenza, solo parzialmente compensate dalle nuove aziende che si sono affacciate sul territorio. Parlare di ferrovie in Alessandria non è come parlarne a ( con tutto il rispetto ) Vercelli o Cuneo, realtà magari significative ma che non hanno avuto la storia, le possibilità di collegamento e non da ultimo l impressionante forza lavoro di questa zona ; tutti in città hanno parenti, amici o conoscenti che fanno ( sarebbe meglio dire facevano ) i ferrovieri , alcuni quartieri come il Cristo erano addirittura indicati come zone con forte insediamento di lavoratori del settore.
Questa forza lavoro ha perso consistenza nel corso degli anni, magari senza drammi sociali per via di una sindacalizzazione ancora forte ma, cosa molto grave e sottovalutata, affossando le prospettive di occupazione delle nuove generazioni ; anche dove c'era stata in passato qualche forma di rilancio ( Railion/DB Shencker soprattutto ) l ' abbandono delle attività di manovra nello scalo ne hanno precluso qualsiasi sviluppo e portato al trasferimento delle attività ( e dei lavoratori ).
Alessandria Smistamento, da grande scalo a problema urbano ; le recenti e sempre più drastiche riorganizzazioni in RFi (tagli...) della primavera hanno portato ad un declassamento effettivo dell' impianto, personale al minino, nessuna manovra, l' enorme piazzale ( si estende fino a Casalbagliano ) utilizzato solo in piccola parte per l arrivo e partenza di treni completi. Resistono tra mille difficoltà, riduzioni gli uffici Cargo ma fino a quando? Altri vettori come detto poco o niente e di logistica, nonostante gli impegni, nemmeno l ombra ( è a San Michele ? ).
In questi anni sono, assieme alla forza politica e sindacale che rappresento, intervenuto più volte sull' argomento, cercando una sinergia con tutti , nella convinzione e speranza che non dovesse finire cosi; ora siamo al paradosso di avere un area enorme della circoscrizione sud, praticamente a ridosso del centro, largamente inutilizzata, rifugio di disperati e un patrimonio di storia e infrastrutture di cui nessuno sa cosa fare, altro che secondo scalo italiano, come ci insegnavano a scuola.
Non solo Merci : nel trasportooo viaggiatori, a parte Arenaways con le prospettive e difficoltà conosciute, le decisioni di Fs stanno portando ad un ridimensionamento di Alessandria, tagliata fuori dalle linee strategiche del Gruppo ; i treni a lunga percorrenza ( Intercity ed Espressi) sono drasticamente diminuiti, gli Eurostar, sia pure non di ultima generazione, non passano più, permane un intenso traffico a livello regionale ed interregionale, ha una situazione di personale carente, cronica e grave nel settore manovra ed è soggetto sempre a decisioni e variazioni “ dall alto “ che non sempre tengono conto delle reali esigenze.
Vorrei anche citare,tra gli altri, ulteriori perdite di pezzi di lavoro e qualità , magari meno eclatanti ma significativi come gli Uffici Dco e Dote ( da dove si gestisce la circolazione delle le linee locali della provincia e il telecomando delle linea area ) trasferite o in via di trasferimento a Torino ( 25 posti ) e le biglietterie, con sempre meno personale e introiti per via dei pochi treni per il Centro e il Sud, ma stracariche di lavoro “regionale” poco considerato.
La politica
Ritengo ormai indispensabile che le forze politiche e le persone che governano o si proporranno a governare questa città nel 2012 prendano posizione su quanto sta avvenendo e soprattutto agiscano coerentemente nell ' interesse degli ancora numerosi utenti e dei lavoratori delle Ferrovie, questi sempre meno numerosi e più vecchi.
Troppo spesso in questi anni ho assistito ad un indifferenza sui problemi ferroviari, orari, lavoro ma anche i collegamenti per la stazione e i passaggi a livello, chi ha responsabilità di governo di una città come Alessandria deve fare tutto quanto possibile per tutelare i propri cittadini e interloquire con decisione con chi gestisce le Infrastrutture ed il Trasporto
Le decisioni di questi anni sulle area di destinazione della Logistica , che ha contribuito all' affossamento dello scalo o sui parcheggi vicino alla stazione , frettolosamente lasciati alla sola volontà di Metropark, , sono due esempi negativi di come ci si disinteressa di un settore fondamentale e strategico per Alessandria.
Credo sia venuto il momento di una maggiore chiarezza, attenzione e decisione; perdonate la battuta, ma abbiamo già perso troppi treni.
Daniele Coloris , Segretario PD Ceriana