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lunedì 19 marzo 2012

Alcune Riflessioni Sulla Raccolta Rifiuti Ad Alessandria



Osservando i risultati della raccolta rifiuti della città di Alessandria si può notare come dall’esperimento sulla raccolta porta a porta iniziata nel mese di Agosto 2005 nel Quartiere Cristo si siano  ottenuti, da subito, risultati più che soddisfacenti raggiungendo la quota del 72%, e che questa sia man mano diminuita in percentuale con l’allargamento alle altre zone della città (circa il 50% attuale).
A confermare la necessità del servizio Porta a Porta sono i risultati ottenuti da due comuni in zone diametralmente opposte della nostra penisola come NOVARA governata dal Centro Destra e SALERNO governata dal Centro Sinistra che hanno ottenuto, con questo sistema quote superiori al 70% . Maggior merito si deve dare al Sindaco di Salerno perché questa città è collocata in una zona molto sensibile del Paese (l’esempio di Napoli i cui cittadini hanno passato momenti drammatici per l’emergenza rifiuti)  ed evidenzia quanto contino le scelte e il modo di renderle esecutive.
Certamente l’ostilità verso questo sistema da parte del Centro Destra definito troppo costoso e che, in caso di elezione del Sindaco Fabbio avrebbero “buttato a Tanaro”, ha contribuito, per alcuni  strati di popolazione, a differenziare in modo scorretto poiché il sistema di raccolta stradale non consente la facile individuazione dei trasgressori e sorprenderli sul fatto pare cosa alquanto improbabile, con il conseguente risultato di portare la percentuale di differenziata a perdere circa venti punti percentuale e facendo correre il rischio di incorrere nelle sanzioni previste per il mancato raggiungimento dei parametri dettati dalle normative Europee che innalza progressivamente, di anno in anno, la percentuale da raggiungere per limitare al massimo la costruzione di nuovi inceneritori o discariche a cielo aperto, cosa che nessuno vuole vicino a casa propria.
Consideriamo inoltre che la sostituzione dei cassonetti per la modifica del servizio che da Porta a Porta è passato a Stradale ha comportato un notevole esborso di denaro pubblico (svariati milioni di euro) che poteva essere evitato continuando con il vecchio sistema e utilizzando i vecchi cassonetti ancora efficienti, ma che ha ulteriormente abbassato la percentuale di differenzazione (circa 42%)
Oltretutto il servizio di raccolta stradale ha ridotto di molto i posti di sosta delle auto nelle zone dove sono stati posizionati e dove possiamo notare in modo costante molti veicoli in sosta sui passaggi per disabili,
La raccolta stradale che di fatto non permette il controllo tempestivo della correttezza della raccolta e l’individuazione del trasgressore penalizza soprattutto gli utenti virtuosi che in caso di sanzioni pagherebbero la loro quota pur avendo differenziato correttamente.
Nella valutazione fatta dal Circolo Ceriana del Partito Democratico del Cristo abbiamo individuato, da esperienze attuate dai Comuni della Val di Cembra (Trentino) che grazie alla predisposizione di un nuovo sistema di raccolta del rifiuto secco non riciclabile basato sul rilevamento degli svuotamenti che in futuro permetterà di calcolare una tariffa basata sul rifiuto prodotto da ogni singola famiglia.
Con questo sistema l’utente, per pagare di meno sarà invogliato a differenziare la raccolta con beneficio per l’ambiente e per le tasche degli utenti.
Purtroppo non sarà possibile modificare questo sistema e come per il Ponte Cittadella, il nuovo Sindaco, sia di destra che di sinistra, dovrà chiedere forzatamente nuovi sacrifici per i cittadini in momenti drammatici per il paese e se i nostri governanti non troveranno il modo di lasciare più soldi in tasca ai contribuenti come ad esempio permettere la detrazione di oneri come le spese di metano, essenziali per la vita delle persone.
Chiediamo sempre ai cittadini di avere senso di responsabilità e sacrificio per il bene del Paese, ma per il bene del Paese si parte sempre dal basso. Sarebbe ora che i sacrifici iniziassero a partire dall’alto e che gli amministratori pubblici usassero la diligenza del buon padre di famiglia e ripartissero le risorse dei tributi ripartendole equamente sui vari territori, ma sempre salvaguardando le fasce più deboli.
Sono sempre più numerose le famiglie che hanno bisogno di solidarietà e chi pretende  di voler vivere in una società civile dovrà dimostrare di meritarlo con i fatti.

Mauro Vercellese

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