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domenica 6 marzo 2011

Il Federalismo truccato

Un altro passaggio del percorso chiamato "Federalismo fiscale" è stato portato avanti in settimana dall'attuale esecutivo. Viene chiamato federalismo "municipale" ovvero una serie di norme di autonomia fiscale per i Comuni. E' necessario dire innanzitutto che, se da una parte la Lega ha le sue motivazioni elettorali ben chiare, quanto legiferato è stato comunque condiviso dall'Associazione dei Comuni Italiani che hanno partecipato attivamente al processo per esigenze diciamo bipartisan, ottenendo modifiche imporanti al testo iniziale (una per tutte la definizione dell'aliquota dell'IMU subito e non anno per anno).
Quanto volevo condividere con i lettori di questo blog non è quindi solo una protesta nei confronti di un movimento politico che parla con due pesi e due misure se si trova a Bergamo o a Roma, ma anche una semplice analisi di quanto imposto ai cittadini (tutti) per i prossimi anni.
I cambiamenti che mi hanno maggiormanete colpito riguardano :
  1. lo sblocco delle addizionali irpef nell'ordine dell'0,4% per i comuni senza aliquota o con aliquota inferiore allo 0,4%
  2. imposta di scopo ovvero poter tassare i contribuenti per una qualsivoglia opera pubblica per la durata di 10 anni
  3. imposta di soggiorno su chi alloggia nei comuni a vocazione turistica da un minimo di 2€ ad un max di 5€ per notte
  4. la nuova imposta municipale unica IMU che dal 2015 sostituirà l'ICI sulle seconde case e sulle attività produttive. Qui c'è da dire che a fronte di una attuale aliquota media sul territorio italiano del 6,5 per mille la nuova imposta partirà dal 7,6 per mille
Ovviamente vi sono altri articoli ed altre modifiche/razionalizzazioni del fisco locale ma questi punti sono per me sufficienti a porre una domanda : ma se federalismo significa aumento delle tasse locali, senza diminuzione di quelle nazionali, il vantaggio dov'è ?
Forse da un iscritto al PD si può pensare che sia prevenuto nei confronti della Lega, ma da semplice cittadino i conti non quadrano comunque. Pagare di più non fa piacere a nessuno in particolare se lo sforzo non è ricambiato con risultati eccellenti da parte degli amministratori.
Per adesso concludo qui la mia semplice e superficiale (forse) analisi di questa novità, con la speranza di essere contraddetto nei contenuti (magari intesi male) e nei risultati dei prossimi anni.
Un saluto a tutti.

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