di Roberto Massaro
Nel mese scorso il sindaco Fabbio e l’assessore al bilancio Vandone, presentando il conto consuntivo del 2010, hanno annunciato con enfasi che l’opera di risanamento del Comune di Alessandria era stata completata e che si era passati da un disavanzo dichiarato al 31/12/09 di – 4,8 mio/€ ad un avanzo di circa +3,87 mio/€ al 31/12/10. Uno straordinario recupero di circa 9 mio/€ che non ha mancato di destare qualche sospetto. Infatti, sul consuntivo, il collegio dei revisori (che adesso rischia di essere congedato reo di aver svolto con obiettività il proprio ruolo..) ha espresso parere negativo stimando invece un disavanzo di circa -5,0 mio/€ e le opposizioni l’ hanno duramente contestato nel dibattito in Consiglio Comunale bollandolo come falso. Nonostante questo la maggioranza lo ha approvato compatta. Come è stato possibile, allora, un recupero così strepitoso? Molto semplicemente è bastato, con un autentico gioco di prestigio, da un lato gonfiare le entrate (sovrastimando, ad esempio, oltre ogni ragionevole ottimismo gli introiti dalle multe) e dall’altro cancellare alcuni impegni di spesa. L’impegno di spesa è l’iscrizione a bilancio di un debito certo dell’ente già deliberato con determina dirigenziale. Di questi debiti certi, nell’ultimo mese del 2010 sono stati cancellati 25 capitoli di spesa per complessivi circa 9 mio/€. Entriamo nel merito solo di alcuni di questi impegni di spesa spariti, quelli a più forte impatto sociale:
- CISSACA: cancellato il contributo annuale di 2,5 mio/€ che si va a sommare al debito accumulato negli anni di altri 9,0 mio/€;
- cancellata l’integrazione delle rette degli anziani nelle case di riposo per circa 281.000 €;
- cancellato il contributo a ripiano per la Casa di riposo “Basile” di 634.714€;
- cancellato sostegno assistenza disabili scuola dell’obbligo di 218.000 €;
- cancellata l’integrazione al contributo regionale per il sostegno del pagamento dell’affitto della casa per le classi meno abbienti per circa 140.000 €;
- nei confronti dell’ATM: cancellati impegni di spesa per trasporto disabili (300.000 €), trasporto alunni (499.000 €), trasporti con tariffe agevolate per categorie protette (520.000 €);
- cancellato l’impegno di spesa per oltre 1,4 mio/ € nei confronti dell’ Aristor per i servizi di refezione scolastica mentre ai genitori dei ragazzi che usufruiscono del servizio questa amministrazione ha imposto un aumento del 20% ;
- Teatro Comunale: cancellato contributo ripiano perdite per 304.000 € (di cui 250.000 per gli spettacoli del 2009 in Cittadella). Inoltre, essendo il Comune di Alessandria uno dei soci delle Fondazione TRA, è tenuto a versare una quota annuale di 900.000 €; di questi solo 350.000 sono stati messi a bilancio mentre risultano cancellati i restanti 550.000 €.
Che validità formale e sostanziale può avere, quindi, un bilancio consuntivo di questa natura? Lo lascio al giudizio del lettore e della magistratura contabile alla quale le opposizioni ricorreranno nuovamente dopo averlo già fatto lo scorso anno. Questo non è un bilancio virtuoso: è un bilancio imbarazzante che ci porterà fuori dal Patto di Stabilità! Il sindaco, ogni settimana, ci aggiorna su quali buchi sulle strade sono stati chiusi. Sarebbe più opportuno che, insieme all’ assessore al bilancio, fornisse ai cittadini qualche spiegazione sui buchi di bilancio, ben più grandi e ben più gravi. “La giunta è sorda più di Beethoven quando compone la nona” canta Caparezza nella sua Goodbye Malinconia. Questa giunta non solo è stata sorda ma si è dimostrata del tutto incapace a dare risposte alla città sui temi del lavoro, dello sviluppo, delle politiche sociali e dell’ambiente e lascerà in eredità un Comune al limite del dissesto finanziario. I debiti non dichiarati graveranno sul futuro di questa città e pregiudicheranno le azioni che, tra un anno, la nuova amministrazione, dovrà intraprendere.
da "Appunti Alessandrini"
da "Appunti Alessandrini"