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giovedì 26 maggio 2011

Giochi di prestigio al Comune di Alessandria


di Roberto Massaro

Nel mese scorso il sindaco Fabbio e l’assessore al bilancio Vandone, presentando il conto consuntivo del 2010, hanno annunciato con enfasi che l’opera di risanamento del Comune di Alessandria era stata completata e che si era passati da un disavanzo dichiarato al 31/12/09 di – 4,8 mio/€ ad un avanzo di circa +3,87 mio/€ al 31/12/10. Uno straordinario recupero di circa 9 mio/€ che non ha mancato di destare qualche sospetto. Infatti, sul consuntivo, il collegio dei revisori (che adesso rischia di essere congedato reo di aver svolto con obiettività il proprio ruolo..) ha espresso parere negativo stimando invece un disavanzo di circa -5,0 mio/€ e le opposizioni l’ hanno duramente contestato nel dibattito in Consiglio Comunale bollandolo come falso. Nonostante questo la maggioranza lo ha approvato compatta. Come è stato possibile, allora, un recupero così strepitoso? Molto semplicemente è bastato, con un autentico gioco di prestigio, da un lato gonfiare le entrate (sovrastimando, ad esempio, oltre ogni ragionevole ottimismo gli introiti dalle multe) e dall’altro cancellare alcuni impegni di spesa. L’impegno di spesa è l’iscrizione a bilancio di un debito certo dell’ente già deliberato con determina dirigenziale. Di questi debiti certi, nell’ultimo mese del 2010 sono stati cancellati 25 capitoli di spesa per complessivi circa 9 mio/€. Entriamo nel merito solo di alcuni di questi impegni di spesa spariti, quelli a più forte impatto sociale:
  • CISSACA: cancellato il contributo annuale di 2,5 mio/€ che si va a sommare al debito accumulato negli anni di altri 9,0 mio/€;
  • cancellata l’integrazione delle rette degli anziani nelle case di riposo per circa 281.000 €;
  • cancellato il contributo a ripiano per la Casa di riposo “Basile” di 634.714€;
  • cancellato sostegno assistenza disabili scuola dell’obbligo di 218.000 €;
  • cancellata l’integrazione al contributo regionale per il sostegno del pagamento dell’affitto della casa per le classi meno abbienti per circa 140.000 €;
  • nei confronti dell’ATM: cancellati impegni di spesa per trasporto disabili (300.000 €), trasporto alunni (499.000 €), trasporti con tariffe agevolate per categorie protette (520.000 €);
  • cancellato l’impegno di spesa per oltre 1,4 mio/ € nei confronti dell’ Aristor per i servizi di refezione scolastica mentre ai genitori dei ragazzi che usufruiscono del servizio questa amministrazione ha imposto un aumento del 20% ;
  • Teatro Comunale: cancellato contributo ripiano perdite per 304.000 € (di cui 250.000 per gli spettacoli del 2009 in Cittadella). Inoltre, essendo il Comune di Alessandria uno dei soci delle Fondazione TRA, è tenuto a versare una quota annuale di 900.000 €; di questi solo 350.000 sono stati messi a bilancio mentre risultano cancellati i restanti 550.000 €.
Che validità formale e sostanziale può avere, quindi, un bilancio consuntivo di questa natura? Lo lascio al giudizio del lettore e della magistratura contabile alla quale le opposizioni ricorreranno nuovamente dopo averlo già fatto lo scorso anno. Questo non è un bilancio virtuoso: è un bilancio imbarazzante che ci porterà fuori dal Patto di Stabilità! Il sindaco, ogni settimana, ci aggiorna su quali buchi sulle strade sono stati chiusi. Sarebbe più opportuno che, insieme all’ assessore al bilancio, fornisse ai cittadini qualche spiegazione sui buchi di bilancio, ben più grandi e ben più gravi. “La giunta è sorda più di Beethoven quando compone la nona” canta Caparezza nella sua Goodbye Malinconia. Questa giunta non solo è stata sorda ma si è dimostrata del tutto incapace a dare risposte alla città sui temi del lavoro, dello sviluppo, delle politiche sociali e dell’ambiente e lascerà in eredità un Comune al limite del dissesto finanziario. I debiti non dichiarati graveranno sul futuro di questa città e pregiudicheranno le azioni che, tra un anno, la nuova amministrazione, dovrà intraprendere.

da "Appunti Alessandrini"

lunedì 23 maggio 2011

PD Alessandria 4 SI ai referendum.


GIOVEDI' 26 MAGGIO ORE 21 CAMERA DEL LAVORO ALESSANDRIA VIA CAVOUR 27 
PD ALESSANDRIA  "4 SI AI REFERENDUM" 

Il prossimo giovedì tutti i cittadini sono invitati  a partecipare all'iniziativa promossa dai circoli  PD di Alessandria per promuovere ed informare sui 4 referendum (i due su Acqua Pubblica, Nucleare e Legittimo impedimento) del prossimo 12 e 13 giugno.
Per l'importanza dei temi e il particolare momento storico il raggiungimento del quorum e la vittoria dei SI rappresenteranno un momento fondamentale della nostra vita.
ll PD alessandrino sostiene la necessità di votare "Sì" a tutti i quesiti, per l'abrogazione della legge che re-istituisce il nucleare in Italia, della legge che impone la privatizzazione del servizio idrico e della legge "Salva-Berlusconi" sul legittimo impedimento. I media sembrano molto distratti  sull'argomento, ed è evidente l'interesse del Governo al mancato raggiungimento del quorum, che renderebbe inefficace la consultazione. Insomma, perchè il referendum abbia effetto occorre che i cittadini consapevoli della posta in gioco si mobilitino e facciano informazione, poichè questa non la si avrà dalla TV nè dagli altri mezzi di comunicazione convenzionali. Ogni incontro sul territorio, e sono numerosi i banchetti  informativi  in programma,  diventa importante per reperire informazioni, materiale, tutto ciò che serve ad alimentare il passa-parola tra le persone che unico può garantire il successo della consultazione. 
Alla serata verterà sulla presenza del Senatore  PD Roberto Della Seta, già presidente di Lega Ambiente che esporrà sulle tematiche  ambientali . Parteciperanno Mauro Buzzi, coordinatore del comitato acqua pubblica, Pierluigi Cavalchini  per il Nucleare e l'avv. Domenico Perrone sul Legittimo Impedimento. 
Interverranno il segr. provinciale Daniele Borioli, il coord. cittadino Lodovico Como, il capogruppo Gianni Ivaldi   e i coordinatori dei circoli alessandrini Daniele Coloris,  Cristina Mazzoni, Fabio Camillo, Gerardo Bonomo; durante la serata verrà  anche messo a disposizione materiale informativo sui quesiti referendari.

mercoledì 11 maggio 2011

Parcheggio Tiziano a pagamento, l'ultima (?) "sberla" al trasporto ferroviario

Non bastava essere, tra l'indifferenza generale ed in particolare dell'amministrazione comunale, tagliati fuori dalle linee strategiche di FS, vedere la triste desolazione di uno scalo ferroviario quasi inutilizzato, la nascita di imprese ferroviarie in Alessandria che poi se ne vanno o che sono in difficoltà... ora anche questa... il parcheggio Tiziano sarà a pagamento.
Sorto alla fine degli anni 90' nella zona adibita al deposito materiale rotabile (fino al 2000 la stazione di Alessandria forniva vetture per treni a lunga percorrenza ed in pochi minuti  era in grado di sostituire o integrare carrozze ad un Intercity o un Espresso) il parcheggio Tiziano, affittato dal Comune è stato fino ad adesso una indispensabile valvola di sfogo per la nostra sempre più caotica città ed in definitiva una forma di servizio a quei cittadini (pendolari) che più di altri devono faticare tutti i giorni per gli spostamenti legati al loro lavoro o studio.
Adesso basta... troppo lusso, se vorrai il tuo bel posto dovrai pagare (e non sembra neanche poco), aggiungere altri costi  per raggiungere il posto di lavoro; non è irrealistico quantificare in percentuali che vanno da un 10% ad addirittura un 20%  l'incidenza delle spese di trasporto complessive (biglietti, mezzo privato e ora anche parcheggio) sullo stipendio totale. Vi sarà inoltre un problema per i dipendenti che abitualmente usufruiscono della zona interna, anch'essa interessata dalla ristrutturazione.
La situazione in Alessandria per raggiungere la stazione è caotica, una nostra proposta di un accesso lato Cristo fatta anche come Filt Cgil è stata tanto apprezzata quanto inascoltata e in generale denota una scarsissima attenzione da parte del Comune verso le Ferrovie in generale, i lavoratori, le imprese e ovviamente gli utenti; le scelte sulla logistica, la scarsa attenzione verso i collegamenti e soprattutto l'indifferenza mostrata per la perdita di numerosi posti di lavoro in questo settore, che per la città dovrebbe essere fondamentale, mi fanno essere molto critico per le scelte fatte a Palazzo Rosso in questi anni. Abbiamo perso molti treni,  dobbiamo continuare cosi ?

Daniele Coloris , Segretario PD Ceriana, Coordinamento PD Alessandria


domenica 8 maggio 2011

L' uso strumentale dei valori


Roberto Massaro

La risonanza mediatica che ha preceduto ed accompagnato la beatificazione di Giovanni Paolo II ha inevitabilmente coinvolto anche il nostro premier che nell’imminenza dell’evento ha pronunciato la seguente frase al GR1 : “Il Parlamento non dovrebbe mai varare nessuna legge contraria e negativa rispetto ai valori della tradizione cristiana”.
Di fronte a tale affermazione sono molti gli interrogativi che si pongono.
Da credente, non mi appartiene l’idea che i valori della tradizione cristiana debbano essere imposti per legge anche a coloro che professano altri credo religiosi o che non ne professano alcuno.
Il Parlamento di uno Stato laico deve promulgare leggi che non siano in contrasto con i valori della propria Costituzione.
La Costituzione Repubblicana è l’unico documento nel quale ogni cittadino deve riconoscersi.
E’ troppo facile, poi, smascherare l’affermazione del premier alla luce di alcuni provvedimenti varati dai suoi governi negli ultimi 17 anni. Qualche esempio.
La depenalizzazione del falso in bilancio, la reiterazione di provvedimenti di condono fiscale, le facilitazioni per il rientro di capitali illecitamente portati all’estero, sono norme varate nel rispetto dei valori della tradizione cristiana? O non sono forse atti per coprire le mancanze verso il 7° comandamento: non rubare! Che dire poi di tutti i provvedimenti in materia di giustizia, varati non per l’interesse generale ma per la salvaguardia di pochi o forse di una persona sola dal giudizio su reati commessi?
Sono secondo la tradizione cristiana le norme varate con la legge Bossi-Fini in materia di immigrazione o quelle previste dal cosiddetto “ pacchetto sicurezza” del ministro Maroni? Appartiene ai valori della tradizione cristiana la compravendita di deputati e senatori che, gettando discredito sulle istituzioni repubblicane, provoca nell’opinione pubblica, in particolare tra i giovani, sdegno e rifiuto verso la politica ed i partiti? E’ secondo la tradizione cristiana falsificare le firme per presentare le liste in appoggio al cattolico Formigoni in Lombardia?
Il Parlamento e la prassi politica negli ultimi anni hanno più volte violato i valori della tradizione cristiana. Ma non si sono limitati a questo. Hanno più volte violato anche i principi della nostra Costituzione tanto che, la Corte Costituzionale, è più volte intervenuta per rigettare leggi approvate dal Parlamento. Quello che sconcerta ma, fino ad un certo punto, è il silenzio supino dei tanti laici credenti che militano nei partiti della maggioranza!
Troppo spudorato e furbesco coprire maldestramente questi provvedimenti con pronunciamenti dal vago sapore farisaico sull’istituto familiare, sul fine vita o sulla difesa della scuola privata soprattutto se queste affermazioni vengono fatte in campagna elettorale. Forse oltre Tevere c’è ancora qualcuno disposto a dare credito alle affermazioni del premier, ma il disagio tra i credenti è diffuso. Non mi avventuro poi sui comportamenti privati del premier; non mi spetta dare valutazioni morali ma come cittadino e come credente chiedo che, se sono stati commessi dei reati, questi vengano accertati e giudicati dalla magistratura ed esigo che il premier si presenti di fronte ai giudici ed accetti le sentenze che verranno emesse in nome del popolo italiano.
Resto, pertanto, fedele alla tradizione del cattolicesimo democratico; una fedeltà ad un metodo e ad un contenuto. Il metodo è quello della laicità, che si fonda sull’incontro fra cattolici e democrazia in Italia e che induce a studiare e perseguire il bene complessivo possibile nei campi della vita, della famiglia, della libertà e della scuola insieme a tutti gli uomini di buona volontà nella fedeltà intransigente alla Costituzione e al Concilio. Il contenuto è quello di stare preferenzialmente dalla parte di chi sta peggio, di chi fa più fatica.
Su questa strada difficilmente incontrerò i valori della tradizione cristiana secondo l’interpretazione del nostro premier: ma di questo mi rallegro!
Associazione Città Futura - Alessandria

7 maggio Prossima Fermata Alessandria, un Evento !

Una grande e bella esperienza alla quale molti di noi hanno partecipato, dal sottoscritto a Sabah Naimi (applauditissima), Giulio Noccioli, Claudio Rolando e molti altri oltre a Gianni Ivaldi che con il gruppo organizzatore (Mauro Cattaneo, Daniela Causa, Giulio Massobrio e Beppe Monighini) ha realizzato un EVENTO che segnerà, come spero, la politica e la partecipazione in Alessandria. Nei prossimi giorni  i video dei nostri...
Daniele Coloris

giovedì 5 maggio 2011

Sciopero Generale, l'Unità Sindacale e il PD

Ho la mia storia, che è nota a tutti e che è tuttora di militanza e condivisione per i valori della Cgil, pur nella certezza che solo un unità sindacale vera possa veramente fare del bene a questo paese e difendere i lavoratori. Ho sempre perseguito questo obiettivo e credo in molti casi di esserci riuscito, come credo possano dire i sindacalisti, i lavoratori che hanno condiviso e condividono momenti di lotta con la Filt-Cgil, ma non ho mai rinunciato  alle mie idee e in questo momento le motivazioni di questo Sciopero generale ritengo ci siano tutte, pur rispettando chi non la pensa come me. Non gioisco per questo splendido isolamento, ma non mi tiro indietro  e anzi chiedo a tutti di vedere le ragioni profonde di una lotta in questa situazione nazionale, che è veramente grave e necessita di una risposta, di una speranza. Da dirigente di periferia e... forse anche altro di questo PD credo anche che se vogliamo un partito forte e numeroso dobbiamo evitare i tatticismi, le piccole convenienze e dire come la pensiamo su questo e altri temi; il rispetto delle idee proprie e di quelle degli altri, delle storie e dei valori comuni sono la nostra strada.
Daniele Coloris